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martedì 4 agosto 2015

Concorso su Aulonia per voi lettori

Il blog di Aulonia fra poco sta arrivando a un'importante tappa: sta varcando le 10.000 visualizzazioni e per questo piccolo blog è davvero tanto.
Quindi ho pensato a cosa fare ed ecco un modo di coinvolgervi, ma per spiegarvi meglio una premessa.
Aulonia, dalla bambina ragno che era, responsabile dei fili che compongono ogni creatura vivente, è adesso nella forma umana al 100% di Zoe.
Non ha nessuna memoria di ciò che era e si trova a un'importante svolta: una signora è venuta a prenderla.
E per chi già legge la sua storia, questo potrebbe ricordare Selace, la donna squalo, ma non è mica detto che le cose si debbano ripetere.
Ecco l'ultimo post su di lei e ora una domanda vi faccio: Come continuereste la storia?
Ovvero la richiesta che vi faccio per questo concorso è scrivete il post numero 54 (come se voi foste Zoe ovvero nella stessa maniera ma ovviamente mettendoci la vostra inventiva) e scrivetelo qua sotto come commento (nessun limite dei caratteri).
Ovviamente non chiedo che scriviate tutta la storia, ma solo un frammento e io poi da lì continuerò.

So di non chiedervi una cosa facile e infatti il termine della scadenza è il 30 settembre quindi avete più di un mese.
Alla fine, e spero che ce ne siano diversi, io deciderò il post vincitore e sarà appunto il prossimo post di Aulonia con ovvia segnalazione di chi l'ha scritto.
Inoltre ricordo ai disegnatori che l'iniziativa Disegna Aulonia a modo tuo (vedi qui il primo e finora unico disegno) non è affatto finita anzi ho deciso che non ha una fine quindi lasciate sfogare la vostra immaginazione.

Desiderate partecipare ma non siete blogger e quindi non riuscite a commentare?
Nessun problema.
Potete scriverlo alla mia e-mail vigele_83@libero.it con oggetto: Aulonia


Per chi non ha mai sentito parlare di Aulonia, non vi preoccupate.
Ho creato un post riassunto della storia. Potete leggerlo qui (il riassunto l'ho creato oggi, 11 agosto 2015)

A parte gli scherzi, io spero che partecipiate e se decidete di no, vi chiedo di condividere come potete.
Non lo chiedo quasi mai, ma per Aulonia, questa mia piccola creatura, sì.










Spero sia tutto chiaro e se qualcosa non lo è, scrivetelo pure qua nei commenti.


7 commenti:

  1. Il tempo per guardare indietro non esiste.
    Mai.
    Ma andare avanti è difficile, a volte.
    E ogni cambiamento è un salto nel vuoto, più o meno drastico, più o meno doloroso.

    Lasciare la stabilità momentanea per seguire un'estranea è del tutto folle, ma una strana sensazione sembra ricordare a Zoe che è tempo di avere delle risposte. E quindi bisogna cercarle. Ma risposte a cosa? A quali domande?

    Tessendo i fili dei suoi pensieri, Zoe non sa se essere impaurita o felice per quella nuova avventura, ma tenendo in una mano la piccola valigia scura, si avvia verso l'anziana che è venuta a prenderla.
    Lei le protende la mano e Zoe l'afferra. La sensazione della pelle rugosa a contatto con la sua così giovane la pervade fin nella sua profonda essenza.

    Sì, è l'inizio di qualcosa di nuovo.
    Eppure la sensazione è quella di un ritorno.
    Strano, perché il tempo per guardare indietro non esiste.

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  2. AlmaCattleya
    voglio scusarmi con te.
    Purtroppo per svariati motivi, devo rinunciare al concorso. Scusami ancora...

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    1. Mi dispiace che non partecipi, ma non preoccuparti :) Ti ringrazio molto per il pensiero. Ci saranno altre volte :D Ti mando un abbraccio

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  3. “Sono pronta”

    Zoe prende lo zaino e un pensiero le attraversa la mente. Una visione, piuttosto. Ma confusa, come se fosse costituita da tante tessere di mosaico che non combaciano perfettamente.
    Una luce alabastrina. Un lago smeraldino.

    “Andiamo” dice la donna anziana e la visione scompare come succede nella fiabe che Zoe ama leggere. Inafferrabile. Eppure qualche cosa le rimane nell’inconscio. Forse riuscirà a ricordare un giorno.

    La casa della donna è un piccolo villino nel verde. Nel crepuscolo sembra quasi galleggiare come una ninfea dal fiore rosa. Nel lago vicino nuotano cigni bianchi e Zoe si sente invadere da un senso di purezza.

    La donna apre la porta, le stanze della casa prendono luce da grandi antiche vetrate: l’effetto è quello di un acquario dove anziché nell’acqua si nuoti nella luce. Una luce dorata e lattiginosa in cui la coscienza sembra perdersi e il tempo rallentare. È soltanto il tramonto che va ormai svanendo: il sole precipitato tinge di riflesso il villino. Quando la donna si china per accendere il fuoco nel camino, Zoe riesce finalmente a sputare la domanda che non era riuscita a fare: “Chi sei?”


    (Daniele Riva)

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  4. Zoe decise di seguire l'anziana donna, andando incontro al suo destino, piena di angosica, poiché non sapeva cosa l'attendeva.
    Amava sua madre, ed ovviamente si preoccupava per lei, ma dentro di sè sapeva che le sue esitazioni non erano dovute tanto al destino che apsettava la madre, una volta che l'avrebbe "abbandonata": era semrpe stata una donna forte e se la sarebbe cavata benissimo anche senza di lei.
    Non era il destino della madre a preoccuparla tanto, ma il suo: abbandonare quella casa, che era sempre stato il suo nido, sua madre, che le era sempre stata di conforto, e gettarsi a capofitto in quell'avventiura, che non pareva proprio partire col piede giusto.
    Molti amano le novità, i viaggi, le avventure , ma lei no, no di certo: forse a parole si lamentava della sua vita monotona, ma in fondo al suo cuore amava il suo rifugio, e le avventure, beh, le bastava leggerle nei libri o viverle nella sua mente, non aveva mai sentito l'esigenza di viverle di persona.
    Ma ora non c'era più tempo: doveva andare. La voce che la chiamava era inquietante e perentoria, e sentiva che doveva obbedirle.
    Anche stavolta,sentiva di non essere padrona della sua vita, sentiva che stava andando incontro all'ignoto non perchè lo volesse, ma perchè, in qualche modo, era stata chiamata e DOVEVA rispondere.
    "Forse è così che deve andare.." Disse tra sè sollevando le spalle.
    Raccolse la sua roba, diede un bacio alla madre e si avviò verso l'uscio, dove l'anziana donna l'attendeva.
    "Era ora: credevo ti saresti tirata indietro"
    "Stavolta NO."
    Replicò Zoe.

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Grazie per i commenti