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mercoledì 26 agosto 2015

Semina come un Artista di Austin Kleon

Ieri pomeriggio ho comprato il secondo libro di Austin Kleon ovvero Semina come un Artista



Dopo il successo del suo primo libro Ruba come un Artista, letto anche quello e parlato brevemente in questo post verso la fine, ecco quello che sembra essere il proseguimento.
Infatti, come lui stesso scrive, se nel primo libro raccontava di come prendere il fascino dagli altri artisti, qui si parla di come affascinare gli altri.
In un certo senso, siamo facilitati: con Internet chiunque può condividere qualcosa, ma come ogni strumento, bisogna saperlo usare ma ancora di più bisogna superare delle nostre riserve.
Per esempio, una volta si parlava solo del progetto finito mentre ora anche il processo è degno di attenzione e di essere documentato.
Con questo libro, Austin Kleon vuole smentire l'immagine dell'artista duro e puro, quello che non accetta che la sua arte venga venduta, quello che conserva la sua arte e non la vuole condividere con nessuno.
Si può dire che l'arte si alimenta dell'arte.
Inoltre viene specificato di non provare un timore referenziale verso i geni e non fare più niente. L'importante è fare.
E poi di non aver paura di essere considerati dei dilettanti o amatoriali.
Se questo vi sconcerta un attimo, vi invito a leggere il libro perché queste parole poi le vedrete magari sotto una nuova prospettiva.

E a proposito di fare, ecco il mio ultimo disegno.




L'ho voluto fare per una mia cara amica (infatti è sua la foto)
A dire il vero non sapevo nemmeno cosa volevo fare. 
Ho lasciato che la mano andasse così come il colore.
Solo dopo mi sono accorta che c'è una strana torsione del corpo ovvero il volto è voltato verso la nostra sinistra, mentre il corpo è orientato verso la nostra destra.
Comunque alla fine l'ho lasciato così, con questa strana torsione del corpo.
Di solito, quando faccio qualcosa, soprattutto se è per qualcuno, sono ancora più critica verso me stessa.
Questa volta ho detto che andava bene così perché la cosa più importante in quel momento era fare. Soprattutto visto che non sto realizzando tutti i giorni come prima.



Ritornando al libro, ve lo consiglio altamente. Quello che ho scritto qui sul libro è solo una sua piccola parte.
Inoltre è di facile lettura, infatti ci ho messo davvero poco, e lo potrete continuare a leggere nel caso vi sentiate smarriti.

lunedì 24 agosto 2015

L'arte come chiave dell'Universo





La Notte Stellata di Van Gogh, 1889. 
Uno dei quadri più famosi al mondo.
Un giorno spero di poter vedere dal vivo questo capolavoro, per poter ammirare meglio i turbamenti del colore, le movenze...
Si può davvero dire che l'universo stia danzando.
Fantasia?
Non direi. Almeno non dopo aver visto questo video (nota: ci sono anche i sottotitoli italiani)






In sé il concetto non mi sorprende più di tanto nel senso dell'arte come un aspetto della scienza. Basti anche a pensare ai lavori di Vasilij Kandinsky e la sinestesia ovvero una stimolazione che associa due sensi contemporaneamente e nel caso del pittore russo la vista e l'udito. 
Mi chiedo se Van Gogh era consapevole di quanto veritiere e profetiche fossero state le sue sensazioni nel dipingere questo quadro.
Anche perché qui non si tratta solo dell'Universo, ma della percezione del cervello.
Si potrebbe parlare di come si vede e quindi basarci sulla meccanica dell'occhio, ma qui, così come per quello che riguarda il nostro corpo, si va al cervello.
Di Van Gogh si potrebbe parlare semplicemente di genio (Caparezza gli ha dedicato una canzone) ma a parte questo, che questo quadro fosse in qualche modo speciale, lo si poteva intuire anche senza sapere quello che viene spiegato nel video che di certo non ne toglie fascino, ma anzi credo che susciti ancora di più la curiosità come essere maggiormente consapevoli di qualcosa.
Anche magari non considerare la pittura non realistica come qualcosa di semplicemente fantastico e perciò non fattibile nella realtà.
E' anche per questo che mi piace la pittura come quella di Van Gogh: perché va oltre.


martedì 11 agosto 2015

Riassunto della storia di Aulonia

Allora...
Visto che mi è stato fatto notare che non tutti conoscono la storia di Aulonia, e questo potrebbe essere un deterrente nel partecipare al concorso, eccovi il riassunto della sua storia.



Pronti? Via!!!

Tutto incomincia con l'incontro casuale di un ragno che inavvertitamente cade su un fior di loto. Alla fine comprendono che in fondo loro due sono simili: il ragno tesse la rete della vita, dell'Universo, mentre il fior di loto è la sua corona. Il ragno allora rincuorato chiede se le può essere utile e il fior di loto gli risponde di tessere una cosa.

Si passa subito ad Aulonia che è nota come la bambina ragno.

Il suo compito è quello di districare i fili delle altre creature. I fili non sono altro che i loro componenti. Per esempio quando uno sta male, i fili sono tutti intrecciati.
Non sente la fame, non sente il freddo e per alcune cose è lontana alle sofferenze degli altri.
Il suo compito non le pesa però non può mai fermarsi e gli unici attimi di libertà li può avere nell'Araluen ovvero in uno stagno di ninfee dove lei si immerge.
Curiosa sempre di più, decide di cambiare gli occhi perché quelli che ha adesso non permettono di vedere in profondità così va dal Chirurgo (una creatura simile a lei ma lui usa i fili per cucire) anche se sa che dovrà staccarsi dal lavoro per diverso tempo.
Il Chirurgo, dopo averla sentita così risoluta, decide di fare l'operazione.
Per diverso tempo lei è consapevole di non avere gli occhi quando poi sente una voce in lei che le dice di lasciarla stare. Almeno per ora. 


mercoledì 5 agosto 2015

Norma Jeane e Marilyn


di Richard Avedon, 1957




My name is Marilyn,
Marilyn Monroe,
the star,
Marilyn Monroe.
I was a child
without love
"Why me?"
I'm saying why me!
And every night,
I'm praying
to the moon and stars
and they say to me:
"Good night Norma,
Good night Norma Jeane.
Don't cry
ever again.
One kiss on your lips,
two kisses on your eyes.
Don't cry
my little child.
Don't cry
my little... child."




di Philippe Halsman per LIFE Magazine, 1949
(vedi altre foto sue su Marilyn qui verso la fine del post)


martedì 4 agosto 2015

Concorso su Aulonia per voi lettori

Il blog di Aulonia fra poco sta arrivando a un'importante tappa: sta varcando le 10.000 visualizzazioni e per questo piccolo blog è davvero tanto.
Quindi ho pensato a cosa fare ed ecco un modo di coinvolgervi, ma per spiegarvi meglio una premessa.
Aulonia, dalla bambina ragno che era, responsabile dei fili che compongono ogni creatura vivente, è adesso nella forma umana al 100% di Zoe.
Non ha nessuna memoria di ciò che era e si trova a un'importante svolta: una signora è venuta a prenderla.
E per chi già legge la sua storia, questo potrebbe ricordare Selace, la donna squalo, ma non è mica detto che le cose si debbano ripetere.
Ecco l'ultimo post su di lei e ora una domanda vi faccio: Come continuereste la storia?
Ovvero la richiesta che vi faccio per questo concorso è scrivete il post numero 54 (come se voi foste Zoe ovvero nella stessa maniera ma ovviamente mettendoci la vostra inventiva) e scrivetelo qua sotto come commento (nessun limite dei caratteri).
Ovviamente non chiedo che scriviate tutta la storia, ma solo un frammento e io poi da lì continuerò.

So di non chiedervi una cosa facile e infatti il termine della scadenza è il 30 settembre quindi avete più di un mese.
Alla fine, e spero che ce ne siano diversi, io deciderò il post vincitore e sarà appunto il prossimo post di Aulonia con ovvia segnalazione di chi l'ha scritto.
Inoltre ricordo ai disegnatori che l'iniziativa Disegna Aulonia a modo tuo (vedi qui il primo e finora unico disegno) non è affatto finita anzi ho deciso che non ha una fine quindi lasciate sfogare la vostra immaginazione.

Desiderate partecipare ma non siete blogger e quindi non riuscite a commentare?
Nessun problema.
Potete scriverlo alla mia e-mail vigele_83@libero.it con oggetto: Aulonia


Per chi non ha mai sentito parlare di Aulonia, non vi preoccupate.
Ho creato un post riassunto della storia. Potete leggerlo qui (il riassunto l'ho creato oggi, 11 agosto 2015)

A parte gli scherzi, io spero che partecipiate e se decidete di no, vi chiedo di condividere come potete.
Non lo chiedo quasi mai, ma per Aulonia, questa mia piccola creatura, sì.










Spero sia tutto chiaro e se qualcosa non lo è, scrivetelo pure qua nei commenti.