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venerdì 29 marzo 2013

Il piccolo principe


di Me Suk Park


Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai.
Certo che ce ne faremo.
Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza.

Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno.
Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.


Vivere vuol dire saper accettare sia la primavera così come l'inverno.

Il piccolo principe, il noto capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, lo conobbi in prima o in seconda superiore grazie alla professoressa di italiano che ce lo fece leggere in classe e studiare.

Prima d'allora non lo avevo mai letto.
Ne sentii parlare alle medie da una mia compagna di classe, ma mi disse delle cose che non me le fecero scegliere, forse riguardo al finale.
Quando imparai meglio a conoscerlo, mi chiesi: "Chi è davvero questo bambino?"
Allora iniziai a pensare che il piccolo principe rappresentasse il bambino perduto o meglio l'infanzia smarrita di Antoine. Anzi che lui credeva smarrita.
Anche perché, se no che senso avrebbe avuto inserire tutte quelle informazioni su di lui da bambino, sui grandi che l'hanno sempre scoraggiato, che non capiscono le cose importanti. Perché?
Inoltre troviamo lo stesso pilota e scrittore in una situazione di pericolo. E' sperduto nel deserto con l'aereo in panne senza un po' di acqua

Ma altra "acqua" lo avrebbe dissetato.



di Erik Krenz




la canzone è dei I ratti della Sabina
la voce iniziale del pilota è di Fabio Concato il quale ha realizzato un audiolibro verso la fine degli anni '90.
Ecco la dedica iniziale:





edizione cinese 
illustrazione di Claudio Gardenghi


Quando dissi ai miei compagni che il piccolo principe rappresentava l'innocenza che credeva perduta (come dice più o meno la canzone col "bambino sopito") dell'autore, i miei compagni dissero di no.
Fatto sta che la professoressa dopo disse più o meno le mie stesse parole e i miei compagni erano un Ooooh
Tié!


di Kang San (noto anche come Jamsan)
presa da qui

Un'altra domanda che faccio adesso è: "Perché Il piccolo principe ha avuto un tale successo?"
"Perché è uno dei libri universalmente più noti, più venduti e anche più tradotti (recentemente ne ho visto una versione anche in romagnolo. Si intitola E' prinzipì.)?"
Tanti classici dell'infanzia hanno accompagnato gli adulti e questo vale anche per Il piccolo principe.
Eppure, a mio parere, Il piccolo principe è dedicato al bambino interiore troppe volte ottenebrato dalla logica dell'essere un adulto.
Questo non vuol dire cominciare ad essere puerili nel senso più dispregiativo del termine, a non avere responsabilità anche perché, come si può leggere nel libro, essere bambini non vuol dire essere irresponsabili. Il punto è la concezione di ciò che è importante può differire per il bambino e per l'adulto.



di Kim Min Ji


di Ya-Ong Nero
(acquarello)


non ho trovato l'autore ma mi piace troppo


di Bin Lee


E poi magari il bambino non ti sa dire il significato della parola "responsabilità" ma questo non vuol dire che non sa cosa sia come potete trovare qui


di Alexandre Day



di Daniel Grzeszkiewicz


Inoltre crescendo, spesso ci si sente davvero in un deserto.



Quando eravamo bambini, anche essendo soli, avevamo tutto un mondo accanto, un mondo da esplorare (se ancora glielo fanno "fare" ai bambini di oggi).
Crescendo, ascoltando ciò che dicono gli altri, spesso diventiamo sordi a ciò che invece ci accade dentro, alla nostra ricchezza interiore tanto da farla passare in secondo piano.

Il piccolo principe rappresenta un puer aeternus, uno di quei bambini che non cresceranno, che si trovano inesperti di fronte al mondo che gli si spetta davanti e allo stesso tempo desiderosi di scoprire.
Ora invece, il più delle volte è il contrario: sappiamo troppe cose e ovviamente non mi riferisco alla scienza, alla conoscenza del mondo esteriore, ma abbiamo perso il contatto con il mondo interiore.
Molti dei disagi nascono perché ci vogliono urlare questa mancanza.

Ovviamente questa è una mia considerazione e non so se è valida per tutti.














illustrazioni di Kim Min Ji
(acquarello)







di Ya-Ong Nero
(acquarello)


La fama di questo libro è universale e non conosce pause tanto che spesso ci si ispira sul personaggio e non sulla trama specifica.
Uno dei suoi meriti è anche la scrittura: così semplice, così immediata anche perché non servono grosse parole per raccontare la vita.



Ecco la sigla dell'anime arrivato qui da noi nel 1985




Questa la sigla originale.



Di recente hanno fatto anche una serie animata in 3D.
La canzone è cantata da Simone Cristicchi.

E poi c'è anche il film diretto da Stanley Donen nel 1974 con Gene Wilder che interpreta la volpe e Bob Fosse invece il serpente con delle movenze che precedono il moon walk di Michael Jackson.
Ecco qui, qui, qui, qui e qui alcuni spezzoni (non c'è tutto il film).

Nel 1979 fu realizzato un cortometraggio in plastilina diretto da Will Winton



Il primo film che fu realizzato è del 1966, un film lituano.




E non dimentichiamo anche la versione operistica composta da Rachel Portman



Anche se non ci sono i sottotitoli, credo che attraverso le immagini possiamo comprendere ciò che sta succedendo.
Persino Riccardo Cocciante si occupò di adattarlo come ha fatto con Notre Dame de Paris e Romeo e Giulietta.

Questa la prima parte:




Ecco una canzone:



Ciao
eco: Ciao, ciao, ciao
Chi siete?
eco: Chi siete, chi siete
Siate miei amici.
eco: Miei amici.
Sono solo
eco: Sono solo
(ripetuto tutto un'altra volta)
Questa Terra
è uno strano pianeta
E' tutto secco,
e tutto appuntito, e tutto salato
E alle persone manca
l'immaginazione.
Ripetono
ogni cosa che tu dici.
Ciao
eco: Ciao, ciao, ciao
Chi sei?
eco: Chi sei, chi sei
Siate miei amici.
eco: Miei amici.
Sono solo
eco: Sono solo

Solo

Solo

A casa, avevo un fiore.
Lei era sempre la prima che parlava.




Ormai il suo mondo ci è familiare.



di So Ri Yoon
(acquarello)


neanche qua ho trovato l'autore
solo un ideogramma 


A volte però cosa porta la fama? A una congestione totale portando anche a dei seguiti come ne ha parlato Romina Tamerici in questo suo post per non parlare del merchandising.
Ho visto dei pupazzi che appena li vedi sembra che il piccolo principe si sia incarnato anche perché hanno rispettato il character design molto naif dell'autore.








Altri invece mi sembra che vogliano solo ricorrere alla fama ever seller (ovvero sempreverde) del libro.


Un'altra cosa: a tutti piace Il piccolo principe? Ovviamente no anche se per qualcuno può sembrare difficile crederlo.
Ecco cosa dichiara questa vlogger:



Ovviamente non sono d'accordo e se andate proprio nella pagina del video vedete che ci sono diversi commenti forti.
Io mi sono tenuta lontano dal voler essere polemica.

Ecco cosa ho voluto commentare io:
Anche una delle mie amiche più care trova il piccolo principe insopportabile. Credete che dopo questo io le ho detto: "Mi dispiace cara, ma non possiamo più essere amiche"? Ovviamente no come ovviamente non sono d'accordo con lei, ma rimane una delle mie amiche più care e tanto altro ci accomuna. Ora potrei dirti perché a me piace, ma per te sarebbero inutili le mie parole e infatti non ho intenzione di convincerti del contrario però voglio dirti questo a volte un libro ci piace solo in un esatto momento. Certi libri sono come il cibo: ci saziano però a volte ci vuole un momento preciso che non è dato sapere.Parlo in generale.Solo una cosa trovo insopportabile del Piccolo Principe: è ovunque!!! Ci sono gadget, penne, hanno fatto un libro parodia con Silvio Berlusconi, adesso hanno fatto il seguito del libro. Ho visto il trailer 3D e mi sono detta: Piccolo Principe, in cosa ti hanno trasformato? (il commento, suddiviso in due parti, l'ho scritto 7 mesi fa e rileggendolo adesso specifico che Il Piccolo Principe in 3D non l'ho visto quindi è meglio che prima lo veda. Il fatto che lo trovo ovunque mi rimane insopportabile così come quelle ragazze che per essere eleganti come Audrey Hepburn si comprano una borsa con la sua immagine.)

Pochi giorni fa ho scritto questo commento:

Ehm comunque lui non ha capito tutto nella vita, ma se ne è andato dal suo pianeta apposta per imparare. Ed è saggio appunto per questo: perché dichiara di non sapere quindi è pronto per andarsene, pronto per visitare pianeti sconosciuti.


di Nika Golz


Antoine de Saint-Exupéry è sparito con il suo ultimo volo.
Nel 2004 è stato ritrovato l'aereo al largo dell'Ile du Riou e anche il braccialetto con su scritto Consuelo, il nome di sua moglie.
Romanticamente parlando, si può dire che forse ha ritrovato il suo piccolo principe.
Non si è saputo niente del suo corpo.



Proprio di questa sua fine Hugo Pratt ne fece un graphic novel: L'ultimo volo edito da Rizzoli


A Lione, paese natale di Antoine de Saint-Exupéry, è stata eretta una statua commemorativa




Antoine sembra stringersi le spalle, sembra aver freddo, e il piccolo principe gli mette una mano su una spalla come se fosse il suo angelo custode.




di Woo Hee Kwon


Come è vissuto, così è morto: nell'aria.


Il copyright delle immagini vanno ai legittimi proprietari







Aggiornamento 1° aprile 2013:
Esiste una riduzione a fumetti de Il piccolo principe realizzata da Jonn Sfar



Per scoprire invece la genesi che ha portato alla stesura ecco il libro per voi.




Il libro con l'immagine di Silvio Berlusconi che "interpreta" il piccolo principe beh... mi sono rifiutata di inserirlo.

Come ultima cosa, per ora, ecco qui il link del sito ufficiale.
Per ora è fermo a dicembre.


Aggiornamento 2 aprile 2013:
Il piccolo principe è il primo libro che compare nella lista dei 50 libri raccomandati nientemeno che da Hayao Miyazaki, il dio degli anime.

Ecco qui la lista completa

Dalla prefazione nel libro sui disegni di Antoine de Saint-Exupéry (ed.Bompiani) ecco cosa dichiara: Gli impareggiabili disegni del Piccolo principe appaiono ai nostri occhi come istanti miracolosi.



Aggiornamento 7 aprile 2013:
Agli orientali deve piacere molto Il piccolo principe, dimostrazione di quanto sia universale questa storia.
La sua storia compare anche all'inizio di un manhwa (manga coreano) intitolato Pretty








Magari provate a cercare il piccolo principe,
Chissà dove si è perso e pensare che è tutto solo.


di Kim Min Ji (acquarello)


Aggiornamento 27 ottobre 2013: Per vedere altre illustrazioni clicca qui

Aggiornamento 29 giugno 2015: In occasione del 115esimo centenario della nascita dell'autore, ho messo un po' a posto il blog e come chicca il trailer del film che dovrà ancora arrivare. Personalmente impazzisco per quell'effetto stop-motion

 


Aggiornamento 7 luglio 2017: In tutto questo, vorrei che una cosa sia chiara. Se anche voi, come la signora del video, siete tra coloro che disprezzate Il Piccolo Principe (considerandolo per esempio troppo stucchevole e melenso come sento a volte dire) e intendete esprimere la vostra opinione, ovviamente senza offendere, sappiate che non vi risponderò a malo modo e non intenderò convincervi del contrario. Ci sta che non siate d'accordo.
Dopotutto io non sopporto un'opera osannata come Pinocchio (ne avevo scritto per esempio qui)

9 commenti:

  1. Ciao :) Oggi sfogliavo alla Mondadori il fumetto di Pratt e poco fa ho postato una nuova recensione su un manwha che cita Il piccolo principe. Bellissimi gli acquarelli che hai postato,post interessante,devo dire.

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  2. piccolo grande classico.
    il suo successo credo sia dovuto al fatto che dice tutto quello che c'è da dire e lo dice bene.

    non sono d'accordo nemmeno io con la vlogger che lo odia, però il suo video l'ho trovato divertentissimo :)

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  3. Adoro sempre di più il tuo blog!
    Bravissima complimenti

    Colgo l'occasione per farti gli auguri

    baci e abbracci;)

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  4. Grazie a tutti.

    @ Robbin: è stata una dura ricerca, ma ne è valsa la pena.
    Comunque ho notato che sono più gli orientali ad averlo raffigurato, almeno di quelli che ho trovato.

    @ Marco Goi: nessuna parola è di troppo.
    Anch'io trovato quel video divertente ed anche piuttosto pretenzioso.

    @ Giorgia: Beh grazie mille e auguri di buona Pasqua anche a te così come a tutti i commentatori.

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  5. Io adoro "Il piccolo principe". Si tratta di un libro a cui sono davvero legata. La prima canzone che hai citato la ascolto spesso da un po' di tempo. Bellissime le immagini che hai scelto. Il video "critico", come sai, l'avevo già visto.

    "La vera storia del Piccolo Principe" è un bellissimo libro. Aiuta molto a capire l'autore dietro a questo magnifico capolavoro.

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  6. Confermo per La vera storia del Piccolo Principe
    Per quanto riguarda la prima canzone, ti ringrazio perché ogni tanto la ascolto.

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  7. stai parlando de Il piccolo principe e gli orientali vero?

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Grazie per i commenti