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lunedì 12 dicembre 2011

Le donne per le donne e non solo...

Dopo 10 mesi, le donne di Se non ora quando? sono ritornate in piazza e così anche a Ravenna.
Così come ho partecipato l'altra volta (clicca qui) anche questa volta mi sono fatta avanti ed ero avanti visto che ero in prima linea con il manifesto.

foto presa da Ravennanotizie. Io sono quella che sta portando il manifesto con sfondo bianco e sopra colorato. Sto portando il "se"


Le strade erano piene, come si può immaginare, di persone che andavano a comprare regali e noi eravamo lì ancora. Non siamo mai andate via.
Non è stata solo un'occasione per ricordare di tutte le iniquità che ancora ci sono per le donne, ma anche di ricordare che se ci sono dei tagli, questi però non vanno ad intaccare per esempio i servizi militari.
Vi lascio al video di ravenna web tv dove compaio anch'io




A dir la verità non sapevo che era una manifestazione itinerante (negli incontri precedenti con l'organizzazione non sono riuscita ad andarci) e così avevo preparato un discorso. Visto che sarebbe stato impossibile dirlo a quella telecamera per i tempi corti, ve lo scrivo qua sotto:


Secoli fa, le donne erano educate solo per sposare il miglior partito in circolazione. Uomini facoltosi guardavano giovani ricche e inesperte del mondo come vacche da riproduzione e le misuravano il bacino: doveva essere il contenitore per un erede, preferibilmente maschio e di buona salute.
Secoli fa, le donne servivano come muse ispiratrice, ma se avevano attitudini artistiche, erano viste con sospetto e non bastava avere il padre famoso come le pittrici Artemisia Gentileschi o la nostra concittadina Barbara Longhi (è ravennate infatti. Potete vedere le sue opere qui verso la fine).
Secoli fa le donne povere, se volevano essere colte o anche mangiare, finivano per diventare cortigiane.
Le donne si sono dovute impegnare il doppio per ottenere anche solo la metà e questo succede ancora adesso. Il sesso fa ancora differenza.
E poi, perché per dire di una donna tosta si dice che ha le palle?!
Cos'ha che non va la vagina? La trovate debole, priva di significato?
Noi donne non ci dobbiamo vergognare di essere nate in questa forma e che gli uomini che sottomettono in tutti i modi le donne, si ricordino che nel loro patrimonio genetico hanno l'X, il cromosoma femminile.
Lilith è scappata da Adamo perché non la riteneva sua eguale ed è stata tramandata come un demone.
Giovanna d'Arco, per comandare uno stuolo di uomini, si è dovuta tagliare i capelli e così, come molte altre donne nel passato e ancora adesso, ha dovuto rinnegare la sua stessa femminilità.
Quale sacrificio per essere al pari degli uomini.
Ma credete davvero che la femminilità sia tutta fiori e smancerie? Guardate negli occhi di una donna tenace, che non si arrende, che ha accettato tutto di se stessa e vedrete una forza che non è paragonabile a nessun muscolo da culturista.


Cos'altro posso dire?
Vorrei specificare un'ultima cosa agli uomini: che non si sentino discriminati oppure anche esclusi da queste manifestazioni.
Non è contro di loro che ci muoviamo o meglio io (parlo per me perché delle altre non so, ma credo che sarebbero d'accordo) o almeno non in senso generale.
Mia Martini cantava che Gli uomini non cambiano però alla fine diceva che gli uomini che cambiano sono quelli innamorati.


Se anche voi volete dire qualcosa, commentate pure. Sia chiaro che l'educazione però è importante anche per dire ciò che è contrario.


Aggiornamento 13 dicembre 2011:

Ecco altre foto


questa stessa foto, dove mi si vede molto bene, compare anche nel sito di Ravenna e dintorni (clicca qui) dove poi ci sono anche le altre foto.




ed ecco un video dove si possono vedere bene anche i messaggi lasciati




Su Internet ho letto che questa seconda manifestazione è passata un po' in sordina soprattutto rispetto a quella di febbraio. Se mi permettete, dico che essere tante o poche ha un'importanza relativa. E' la voce di ognuna che ha importanza, anche una voce muta dettata solo dalla presenza fisica. Poi è importante se si riescono a raggiungere le altre persone, non solo donne.


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