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martedì 2 agosto 2011

L'arte del sogno




Come si formano i sogni? Che cosa rappresentano? Che influenza hanno su di noi?



Di sicuro hanno un'importante influenza a Stéphane, protagonista del film L'arte del sogno di Michel Gondry.
Stéphane, interpretato dall'attore messicano Gael Garcia Bernal, fin da piccolo soffre di quella che si può chiamare distorsione della realtà o anche confusione tra realtà e sogno.
Questo lo porta a volte a non essere consapevole quando sta sognando o no.
Stéphane è un creativo e s'innamora di Stéphanie e per conquistarla userà tutta la sua inventiva anche se con qualche difficoltà





Dopo l'exploit hollywoodiano con l'ottimo film del 2006 Eternal Sunshine of the Spotless Mind (mi rifiuto categoricamente di scrivere il titolo italiano), il regista francese Michel Gondry rientra in patria per un piccolo film. La creatività non gli manca, sin dai suoi inizi come regista di videoclip (a lui si sono affidati tra l'altro Bjork, Daft Punk, Radiohead ecc...) e così anche in questo film, ma a differenza del film precedente, non c'è la presenza dello sceneggiatore Charlie Kaufman e si sente.
C'è da dire che se anche il confronto perde a favore del film hollywoodiano, è coraggioso questo ritorno alle origini e lo stesso Stéphane è evidente che sia un alter-ego del regista. Il film assume le sembianze di una fiaba, ma nello stesso tempo è una fiaba che si scontra con la realtà. Molto di quello che si vede, avviene nella testa di Stéphane, ma si ha la sensazione che nemmeno lui si rende conto di ciò che è reale o fantastico.





Senza essere un film filosofico, affronta il tema dello scontro tra realtà e sogno, di quando ci si immagina.
In particolare c'è una scena nella quale i comprimari non sono più i personaggi stessi, ma assumono nella testa di Stéphane il ruolo di messaggeri dell'anima: comunicano il significato dei gesti di Stéphanie o almeno quello che sembrano a loro.

Ribadisco, non sarà all'altezza di Eternal Sunshine of the Spotless Mind, ma è senz'altro da vedere, soprattutto per restare meravigliati come dei bambini e questo mi è bastato per innamorarmi del film.





2 commenti:

  1. un'esperienza onirica strepitosa
    per certi versi a me è piaciuto persino più di eternal sunshine...

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  2. Sì, per alcuni aspetti forse questo film è migliore. Sta di fatto che me ne sono innamorata e poi un personaggio come Stéphane non l'avevo mai visto :)

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Grazie per i commenti