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martedì 1 dicembre 2009

Il nuovo laboratorio teatrale

Ieri sera sono andata al Rasi per le prove del nuovo laboratorio teatrale non-scuola e dopo gli esercizi di riscaldamento, dopo aver cercato di respirare con il diaframma (che conosco già avendo studiato per un po' anche canto) e provare il sostegno vocale, le nostre guide (Alessandro Argnani e Michele Bandini) ci hanno divisi in gruppi di 4 (un ragazzo e tre ragazze) per improvvisare su un frammento dell'atto primo scena prima di Re Lear di William Shakespeare.
Re Lear è una tragedia scritta probabilmente nel 1605 che ha una doppia trama intrecciata. La prima rappresenta l'onestà dei sentimenti e la seconda gli intrighi di potere. La scena in cui noi ragazzi abbiamo improvvisato era basata sulla prima trama: Re Lear decide di abdicare e di dividere il suo regno in proporzione all'amore che le tre figlie Gonerilla, Regana e Cordelia avevano per lui mentre le prime due fantasticavano su un amore solo per compiacerlo, Cordelia preferiva tacere per dimostrare il suo sincero amore. Re Lear, sentitosi offeso da questa sua riluttanza, decide di diseredarla. C'è anche da dire che mentre le prime due figlie erano sposate, Cordelia era ancora nubile anche perché era la preferita del padre.
Per l'assegnazione dei ruoli, io, d'accordo con tutto il gruppo, ho preso il ruolo di Cordelia. Le guide ci diedero la libertà di improvvisare su questa scena tenendo in considerazione la richiesta degli affetti e l'assegnazione del patrimonio. Insomma, dovevamo seguire il testo come se fosse un canovaccio.
Il mio gruppo è stato uno degli ultimi e così ho avuto a modo di osservare le altre improvvisazioni e vedevo che Cordelia era sempre rappresentata appartata mentre le altre due sorelle erano adoranti verso questo padre autoritario. Così ho pensato di accentuare questo suo essere appartata come se Cordelia fosse una ragazza svagata, con la testa fra le nuvole molto spensierata a cui non le interessano gli intrighi di potere e che nella sua innocenza ama il padre.
Forse era una visione del personaggio di Cordelia molto libera però penso che lo stesso personaggio può essere interpretato in maniera differente mantenendone però lo spirito.
Tutte le improvvisazioni pure nella loro "sporcizia" (che non è inteso in modo negativo) erano davvero divertenti e notevoli.

nota dell'11 ottobre 2016: Poiché il video con lo spezzone diretto da Peter Brook non è più disponibile, allego qui la prima parte della versione teatrale di Giorgio Strehler trasmesso in Rai nel 1972






Ed eccovi con dei dipinti su Re Lear:



Ford Madow Brown, Il destino di Cordelia



William Blake, Re Lear e Cordelia in prigione




James Barry, Re Lear affranto per la morte di Cordelia




James Barry, Re Lear che piange la morte di Cordelia


P.S.: Anche se in questa improvvisazione ho interpretato Cordelia non è detto che io faccia lei. Vi terrò aggiornati.

2 commenti:

  1. Re Lear è una tragedia molto interessante da recitare. Purtroppo non ho mai visto questa tragedia a teatro, però ho letto il testo e ho visto lo splendido film di Peter Brook del 1971. Film ti assicuro MERAVIGLIOSO e fatto benissimo, ambiente, attori, regia, tutto è un incanto. Se non l'hai visto ti consiglio di cercarlo in dvd, ne vale la pena. Ora che mi ricordo, uno dei sogni di Vittorio Gassman era di poter recitare un giorno nella parte di Re Lear, ma ancora non si sentiva così vecchio per interpretarlo adeguatamente. Morì prima di aver potuto realizzare il suo sogno.

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  2. Se me lo consigli, allora lo guarderò. E' un pecato che Gassman non sia riuscito a interpretarlo.Credo che sarebbe stato eccezionale anche se si considerava troppo giovane per il ruolo.

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Grazie per i commenti