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sabato 31 ottobre 2009

Io e la Natura

Ogni volta che vedo, sento, tocco la Natura mi sento sempre come fossi appena nata, pronta a scoprire le meraviglie del mondo. Sin da piccola mi sono sempre sentita legata alla Natura tanto da immaginarla proprio come una madre, la mia.
Un ricordo tra i miei più cari che ho riguarda proprio la Natura. Era il primo o il secondo anno delle elementari e come al solito, ero tenuta fuori dai giochi. Ero seduta per terra quando mi accorsi di un piccolo angolo in cui c'erano foglie d'autunno impegnate a girare in un vortice. Rimasi incantata a vedere quelle foglie che mi avvicinai e dopo un periodo a fissarle, allungai le mani e le muovevo come se stessi eseguendo una magia. Muovevo le mani in aria "disegnando" così traiettorie che le foglie avrebbero poi seguito. Dopo un po' anche gli altri miei compagni si avvicinarono a me e mi guardavano con stupore.
Ma non è finita qui. Sempre con la mia ingenuità di bambina, alle medie ritrassi Madre Natura come una regina con tutto il necessario, trono e scettro. Una cosa che più stupii i miei compagni di classe è che l'ho ritratta giovane e bella: per loro Madre Natura è la stessa del cartone dei Puffi cioè grassa e anziana. Io risposi che Madre Natura è sempre giovane perché si rinnova sempre.
Quando mi chiedevano se ero credente, ero sempre confusa nel rispondere perché sì credo, ma non in Dio e mi vergognavo un po'. Non perché ritenevo questo mio credere una cosa riprovevole, ma perché la ritenevo una cosa molto intima. Mi sentivo allo stesso modo in cui si sente un bambino intimidito da un adulto estraneo che gli ha appena chiesto il nome.
Però poi questo mio imbarazzo viene sostituito da orgoglio quando poi scopro che sono pagana al 100% attraverso un test. E' come se quel test mi avesse detto, e così confermato, una cosa che sapevo già interiormente. Così m'informai meglio sul paganesimo e ho trovato strano leggere alcuni pensieri che io stessa avevo formulato.
Inoltre non si deve dimenticare quanto sia importante la Natura in quanto fonte ispiratrice per tutti gli artisti anche per quelli che non pensano a Lei come forza generatrice.




Alcuni aforismi sulla Natura di autori più o meno famosi:

- Seguo la Natura senza poterla afferrare. Questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà torrente (Claude Monet);
- Il bello è una manifestazione di arcane leggi della Natura, che senza l'apparizione di esso ci sarebbero rimaste eternamente celate (Wolfgang Goethe);
- Nel dipingere, è difficile capire qual è il momento in cui l'imitazione della Natura deve fermarsi: un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci per andarvi a spasso (Pierre Auguste Renoir);
- L'arte è Natura concentrata (Honoré de Balzac);
- Ogni cosa che puoi immaginare, la Natura l'ha già creata (Albert Einstein);
- Mi sembra che tutti noi guardiamo troppo alla Natura e viviamo troppo poco con essa (Oscar Wilde);
- Il mio scopo nel dipingere è sempre stata la più esatta trascrizione della più intima espressione della Natura (Edward Hopper);
- La Natura ha migliaia e migliaia di colori e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo a una ventina (Herman Hesse);
- L'artista deve temere lo spirito del letterato che porta così spesso al pittore ad allontanarsi alla sua vera strada: lo studio concreto della Natura (Paul Cezanne);
- Osservate con quanta previdenza la Natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione così che tutto fosse meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso (Erasmo da Rotterdam);
- L'Arte, collettivamente pittura, scultura, architettura e musica, è la mediatrice e riconciliatrice della Natura e uomo. E' il potere di umanizzare la Natura, di infondere i pensieri e le passioni dell'uomo in tutto ciò che è l'oggetto della sua contemplazione (Samuel Taylor Coleridge);
- Procedo molto lentamente perché la Natura è per me estremamente complessa e i progressi da fare sono infiniti. Non basta vedere bene il modello, bisogna anche sentirlo con esattezza e poi esprimersi con forza e chiarezza (Paul Cezanne);
- L'artista è l'amante della Natura perciò il suo schiavo e il suo padrone (Rabindranath Tagore);
- L'arte è la mano destra della Natura (Friederic Schiller);
- La Natura è dentro l'arte come suo contenuto, non al di fuori come il suo modello (Northrop Frye).

Credo che possano bastare, no?

C'è anche un aforisma che poteva entrare nell'elenco solo che avevo qualche dubbio. E' un aforisma di Seneca "Tutta l'arte è imitazione della Natura." Se mi è permesso, sostituirei 'imitazione' con 'interpretazione'. Trovo quest' ultima parola più vera e sincera rispetto a 'imitazione'. Forse perché dell'imitazione decisamente non ho una bella opinione.
Se tutta la Natura, e così la Terra, dovessero scomparire, sarebbe la fine dell'uomo e non solo per quanto riguarda l'ambiente, ma anche per la sua cultura e la sua sapienza visto che anche la Scienza guarda alla Natura.

Un'ultima cosa: non vorrei che da quello che ho scritto all'inizio, abbiate di me un'immagine infantile nel senso stupido del termine perché non è affatto così. Conservo però in me un lato che mi permette di stupirmi ogni volta che vedo il cielo, ogni volta che scorgo l'infinito anche in un piccolo frammento di luce.

Attraverso la Natura... M'illumino d'immenso.

Piccole cose che mi fanno sentire vicina alla Natura. Ogni volta che vedo un animale lo saluto, mi piace abbracciare gli alberi e poi altre piccole cose che adesso non mi vengono in mente, ma che mi riempiono la giornata.

Altre citazioni e aforismi:

- La Natura non fa nulla d'inutile (Aristotele);
- Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro. La nostra terra vale più del vostro denaro. E durerà per sempre. Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco. Finché il sole splenderà e l'acqua scorrerà, darà vita a uomini e animali. Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali. E' stato il Grande Spirito a porre qui la terra e non possiamo venderla perché non ci appartiene. Potete contare il vostro denaro e potete bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa, ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia e i fili d'erba della nostra terra. Come dono per voi vi diamo tutto quello che abbiamo e che potete portare con voi, ma la terra mai (Piede di Corvo, Piedineri);
- Un fiore schiacciato sotto ai piedi si vendica donando l'ultimo suo profumo (Anonimo);
- Tanti anni fa, la gente, prima di entrare nel bosco a cercare i funghi, si toglieva il cappello, si inginocchiava e recitava una preghiera. Oggi i boschi vengono deturpati dall'uomo, gli alberi intristiscono e muoiono prima del tempo (Romano Battaglia, "La capanna incantata");
- In un certo senso, tutte le cose sono piene di anime (Aristotele);
- Per comprendere la Natura, bisogna far sì che essa si sviluppi dentro di noi in tutta la sua interezza. (Novalis);
- La Natura è sempre la migliore consigliera (Napoleone Bonaparte);
- C'è un luogo dove la pace della Natura filtra in noi come la luce del sole tra gli alberi. Dove i venti ci comunicano la loro forza e gli affanni si staccano da noi come foglie. Non è difficile arrivarci: basta guardarsi dentro e avere un cuore pulito. (Romano Battaglia, "Un cuore pulito")
- La terra non appartiene all'uomo, e' l'uomo che appartiene alla terra e tutte le cose sono collegate come il sangue di una famiglia. Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra, quindi non e' stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne e' soltanto un filo. Qualunque cosa faccia alla tela la fa a sé (Capo indiano Sioux Caprido Zoppo).
- La Terra non ci è stata data eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli (Antoine de Saint-Exupéry).







Inoltre credo che le poesie di Emily Dickinson siano le migliori per approcciarsi alla Natura e la trovo una cosa magnifica: lei, nella sua stanza, che ha creato quelle poesie, quelle piccole finestre al mondo. Credo che lei riuscisse a "vedere" molto più di quanto si usa abitualmente.

La Natura fa nascere, crescere, morire per poi risorgere.


Aggiornato

2 commenti:

  1. Appena ho letto l'argomento di questo post, ho subito pensato al "Dialogo della Natura e di un islandese", che puoi trovare nelle 'Operette Morali' di Leopardi (a proposito, fra le tue citazioni non lo vedo...), un libro che forse hai già studiato a scuola e che secondo me dovrebbe avere chiunque nella propria biblioteca personale. Ricordi come Leopardi descrive la Natura? L'islandese si avvicina a questa immensa figura, che in un primo tempo crede sia una statua gigantesca, e..."fattosi più da vicino, trovò che era una forma smisurata di donna seduta in terra, col busto ritto, appoggiato il dosso e il gomito a una montagna; e non finta ma viva; di volto mezzo tra bello e terribile, di occhi e di capelli nerissimi"...Poi cominciano a dialogare e qui Leopardi veramente riesce a distillare il suo pensiero filosofico sul mistero dell'uomo e della Vita.
    "NATURA: Tu mostri non aver posto mente che la vita di quest'universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione, collegate ambedue tra se di maniera, che ciascheduna serve continuamente all'altra, ed alla conservazione del mondo; il quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro, verrebbe parimente in dissoluzione. Per tanto risulterebbe in suo danno se fosse in lui cosa alcuna libera da patimento.
    ISLANDESE. Cotesto medesimo odo ragionare a tutti i filosofi. Ma poiché quel che è distrutto, patisce; e quel che distrugge, non gode, e a poco andare è distrutto medesimamente; dimmi quello che nessun filosofo mi sa dire: a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono?"
    T'invito a leggere - o a rileggere - questi straordinari dialoghi delle 'Operette Morali'.

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  2. Non l'ho mai letto e perciò ti ringrazio. Per quanto riguarda Leopardi e la Natura, mi ricordo un pezzo di "A Silvia":
    "O Natura, o Natura,
    perché non rendi poi
    quel che prometti allor? Perché di tanto
    inganni i figli tuoi?"
    Non compaiono perché non sono aforismi in quanto l'aforisma è una breve frase che racchiude un sapere però più avanti potrei mettere delle citazioni che non sono proprio aforismi, ma pezzi tratte da poesie ecc... così da ampliare meglio.

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