Frida Kahlo, la storpia... Frida Kahlo e l'incidente.
Quando si parla di lei, sembra che non esista altro così come il suo grande amore Diego Rivera e l'essere continuamente tradita da lui.
Se si guarda tutto ciò, si potrebbe solo vedere una vittima ma così non è.
Con una testarda voglia di vita, ha voluto ribadire la sua esistenza.
Il fantasma della morte la accompagnava e lei ha voluto renderla colorata.
Diceva di non essere una surrealista perché non dipingeva i suoi sogni, ma la sua realtà.
La ferita non viene decorata, ma esaltata anche con un sapore narcisistico.
Non bisogna dimenticare poi la sua amata cultura messicana e lei diventa una dea arcana con un viso quasi inespressivo nei suoi dipinti, una maschera che non impedisce agli occhi di fissare il suo interlocutore, richiedendogli la massima attenzione.
La prima volta che ho visto un suo dipinto è stato diversi anni fa, alle superiori, in un giornale molto prima del film con Salma Hayek, ma è grazie al film se ne parlava.
Questo è il dipinto, L'amoroso abbraccio dell'universo, realizzato nel 1949
La sua dichiarazione d'amore più grande, non solo a Diego Rivera, ma con tutto il mondo nonostante tutto.
Può sembrare imperturbabile, ma nella sua fermezza c'è presenza, c'è immersione con il tutto, c'è accoglienza anche con la ferita.
Lei che desiderava essere madre, si vede il seno della dea verde segnato da una crepa ma da quel seno sgorga una goccia di latte e si può immaginare come dalla parte del cuore di questa dea, l'albero abbia messo radici.
La sua partita con la vita assomigliava sempre di più a una discesa dell'inferno, attraverso operazioni, amputazioni, ma tutto ciò non poteva abbattere chi ha deciso di vivere tutto fino in fondo.
E dal punto di vista della pittura? Si può ammirarla solo dal punto di vista umano?
No, credo proprio di no.
Credo che sia una valida pittrice, che non abbia solo una storia commovente che sbancherebbe nei programmi televisivi.
La forza e la delicatezza del colore, le sfumature, il tratto minuzioso accompagnano la sua trasformazione.
foto di Nickolas Muray
Il 6 luglio 1907 a Coyacan nasce Frida Kahlo e con questo 900esimo post, ho voluto omaggiarla, soprattutto per ringraziarla, della sua forza, della sua vulnerabilità che parla non solo alle donne ma a tutti quelli che riescono a sostenere il suo sguardo, ad avere un dialogo con i suoi occhi che magneticamente attirano.
Per chi è curioso del tema natale, qui potete leggere il suo
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