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lunedì 10 ottobre 2016

Le malattie e i disturbi mentali come i mostri di Toby Allen

Oggi è la Giornata mondiale della Salute Mentale e come per tutti gli eventi che hanno una loro Giornata Mondiale, c'è ancora molto da fare.
Sulla salute mentale c'è poi ancora vergogna, uno stigma che porta quasi a una ghettizzazione.
Da cosa è provocato questo stigma? Da diversi fattori: dall'ignoranza così come il pensare che tu ti stia inventando tutto o tu voglia attirare l'attenzione, dal pensare che poiché sei caduto tipo in depressione allora sei più debole degli altri, dall'immaginare che da un giorno all'altro automaticamente diventi uno di quei mostri da prima pagina, dal pensare che stai solo sprecando la tua vita quando nel mondo c'è gente che soffre più di te (basti pensare al confronto che viene fatto tra chi soffre di disturbi alimentari a quelli che muoiono di fame) oppure persone che hanno perso un arto o qualcos'altro (o sono nate così) e comunque non hanno perso la voglia di vivere.
Tutti questi esempi, e ce ne sarebbero degli altri (per esempio ci può essere anche una paura inconscia di diventare come loro), sono tutte cose che sento spesso in giro e mi disgustano!!!
È un quantificare, un pesare, un dimostrare e come si fanno a raccontare i demoni che abitano nella propria testa? Come si fa a quantificare l'irrazionalità di questi gesti? 
A volte poi sento che matti lo siamo un po' tutti. 
Sinceramente, ne avete mai visto davvero uno? Lo avete mai visto quando ha una delle sue crisi se così vogliamo chiamarle?
Non amo tanto la parola "matto" ma molte volte non si tratta di quella follia sana che porta l'essere umano oltre la gabbia. In molti casi anche questa follia è una gabbia, spesso fatta di sequenze meccaniche di gesti e parole. 
Non è qualcosa di romantico, ma ha quel gusto acre di quando vomiti a lungo e alla fine si rigettano succhi gastrici. 
Una volta si diceva che le malattie mentali erano possessioni del Demonio. 
Togliendo il fattore religioso, si potrebbero quasi pensare alle malattie mentali come a dei mostri, dei demoni e l'illustratore Toby Allen ha realizzato proprio questo: creare dei mostri che fossero le malattie mentali con le loro descrizioni. 









Il mostro ossessivo compulsivo è un marionettista crudele e manipolatorio che usa la paura per controllare le sue sue vittime. Ripetutamente batte il suo bastone per terra e usa le sue piume modellate e i molti occhi per ipnotizzare la sua vittima creando intense e spaventose ossessioni spesso alla salvaguardia di loro stessi o dalle persone vicine a loro. Le vittime sviluppano compulsioni che li portano a fare compiti ripetitivi o atti mentali per prevenire l'ossessione di farli divenire reali o cercano di ridurre temporaneamente la paura.
Il mostro spesso non è mai visto ma la sua presenza c'è quasi sempre. I mostri dell'ansietà e della depressione sono spesso usati dal mostro OCD per avere in pugno le sue vittime






I mostri dello stress post-traumatico erano una volta parte di una razza di guardiani benevolenti che sono diventati corrotti da un male doloroso e sconosciuto. Lasciato un involucro contorto di loro stessi, i mostri hanno cominciato a bramare l'intenso impeto di paura e trauma per alleviare il loro stesso dolore come fosse una droga.
I mostri possono essere trovati inseguendo campi di battaglia o nascondendosi vicino a eventi traumatici e disastri naturali, nutrendosi della paura collettiva e del trauma. Possono cercare di trovare individui coinvolti e perseguitarli diventando un continuo sollecito a quel dolore. Le vittime possono essere forzate a rivivere il terribile momento ancora ed ancora mentre il mostro si nutre dell'energia distruttiva. Il mostro PTSD fa parte della stessa famiglia del mostro dell'ansietà.





Il mostro della schizofrenia è una creatura vile che manipola le sue vittime facendo queste i suoi ordini. Usa gas allucinogeni secreti dai pori del suo ventre per controllare e influenzare gli altri che fanno quello che lui vuole. Le sue vittime capiscono che il mostro è come una potente voce che controlla dentro il loro subconscio.
E' spesso accompagnato da altri mostri come Paranoia, con Schizofrenia che prende un ruolo autoritario come il leader di una gang mafiosa. Raramente sono visti e a loro piace nascondersi nelle ombre.




Il mostro dell'identità dissociativa (anche conosciuto come disordine della personalità multipla) può essere caratterizzato dalla sua abilità di alterare la sua forma in quello che gli piace. Cambiando la sua forma fisica così bene, la creatura può prendere anche differenti personaggi di se stesso, ognuno con la loro personalità.
La forma costantemente alterata del mostro si riflette nelle personalità alternate delle sue vittime. Se molte personalità differenti esistono, il mostro e la vittima possono diventare confuse sull'identità originaria e i personaggi multipli possono andare a finire nella stessa forma. Nessun mostro del DID sembra o agisce allo stesso modo di un altro





qui li potete vedere tutti
Altri mostri sono quelli dell'ansia, del disturbo di personalità borderline, della depressione, del disturbo di personalità evitante, della paranoia, dell'ansietà sociale, del bipolarismo, del mutismo selettivo, del disordine del sonno, della misofonia (sensibilità acutissima ad uno specifico suono), dell'anoressia nervosa, della dismorfofobia (la paura e preoccupazione ansiosa nell'avere una visione distorta del proprio corpo. E' molto frequente in chi soffre di disturbi alimentari).



C'è da dire che questi disturbi non durano un momento, non sono una fase, e un disturbo comune come la depressione ha diverse cause e modalità così come a volte è scambiata per tristezza.
Non si tratta semplicemente di assegnarsi un disturbo e non c'è niente di speciale nell'averlo. Non ti rende speciale.
Comunque uscire si può. Io non so cosa ne pensano gli altri (sia chi soffre di questi disturbi, sia no) ma già il fatto di visualizzarli come dei mostri può anche a far pensare "Io non sono quella malattia... Io non sono quel disturbo..."
E poi non ci dovrebbe essere vergogna, almeno riguardo a se stessi, di andare da uno psicologo o uno psichiatra o comunque un dottore simile. Dico riguardo a se stessi perché per diverse persone, anche quelle vicine, spesso pensano che già andare da loro vuol dire ammettere di avere un problema (quando invece lo si potrebbe nascondere, così alcuni pensano) e spesso si ha sfiducia di uno sconosciuto (ma che ne sa? sempre pensieri esterni). Non bisogna avere fretta, non quantificare il proprio percorso come se fosse una corsa e i psicofarmaci solo se necessari (solo lo psichiatra è autorizzato a darli). In alcune circostanze, un aiuto così diventa necessario perché può capitare che l'amore dei famigliari non basta per aiutare.


Inoltre ho visto come l'illustratore, a parer mio, ha cercato di non fare delle forme troppo crude che possono allontanare chi non ne soffre e così limitarsi a una fetta di pubblico che merita di conoscere anche se non ne è affetto. Così come non ha realizzato delle forme graziose che possano far perdere lo scopo: dare attenzione alle malattie mentali che spesso sono ignorate o non sono prese sul serio come dovrebbero. (La sua prima risposta sulle FAQ, le Domande Poste Frequentemente)
E purtroppo vengono sottovalutate soprattutto dalle persone vicine a coloro che soffrono per esempio dicendo frasi come Suvvia, cosa vuoi che sia... C'è gente che sta peggio di te... Siamo tutti stanchi, mica solo te... Non pensarci...Ti stai sempre a preoccupare... Sorridi un po' di più e vedrai che andrà tutto per il meglio... Almeno così puoi stare a casa a rilassarti... quando invece la cosa migliore è proprio il sentire vicini, veramente, anche se non si riesce a dire niente.
E comunque queste malattie, questi disturbi non sono etichette come per dire Ah, tu sei quella... Tu sei quello...


Sono sempre persone.











P.S.: Che poi esistano strutture, centri di salute mentali inadeguati, ricoveri coatti dati come niente, o altro ancora come una sbagliata diagnosi... Queste sono faccende sempre importanti, ma non credo che questo sia il luogo giusto per parlarne.




Aggiornamento 22 ottobre 2016:
Ho appena visto su questo sito delle illustrazioni realizzate da Shawn Coss per l'inktober (un'iniziativa mensile dove ogni artista realizza ogni giorno di ottobre un disegno ad inchiostro) e l'ha dedicato proprio alle malattie mentali e psichiche.
Vi invito a vederle perché davvero fa sentire che cosa voglia dire soffrirne smascherando la facciata sociale e riportando gli effetti sulla psiche.

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