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domenica 8 maggio 2016

Iside, la scandalosa e la magnifica

Premessa: dopo una segnalazione (che ringrazio fortemente) su alcune incertezze nel post, ho ripreso mano al post. Chiedo scusa a chi studia egittologia se non è totalmente completo, ma se volessi raccontare tutto su di lei, un post non mi basterebbe.
Spero almeno che sia un post giusto.



Domenica scorsa ho deciso di realizzare una nuova bacheca su Pinterest e questa volta alla dea Iside (sì, in inglese è Isis e non ha nulla a che fare con il gruppo terroristico omonimo).



di Susan Seddon Boulet


Essa fa parte del pantheon egiziano e il suo nome in origine è Aset. (nota: Isis è la traduzione greco-latina da cui appunto proviene l'italiano Iside. A volte, per un migliore adattamento, viene chiamata Isi.)
Iside rappresenta una forma della Grande Madre. Lei stessa è protettrice della natura, della magia, dell'agricoltura, dei bambini; il suo nome indica in origine la sua posizione regale (il trono) ed una vera regina è pari al suo re.
Suo sposo è il dio Osiride e in alcune pitture lo si può vedere col caratteristico colore verde della pelle.
Entrambi sono figli di Nut, la dea del cielo e di suo fratello Geb, il dio della terra. 



Nut coperta di stelle rappresenta La Via Lattea. Sotto Geb
In mezzo troviamo Shu, figlio di Ra (dio del sole) e padre dei due dei.
Shu rappresenta l'atmosfera



Già qui si potrebbe aprire una parentesi e notare come una dea governi il cielo e un dio invece la terra in contrapposizione a un pensiero comune che vede i ruoli inversi. Ma sapete, non in tutte le cosmogonie del mondo è così. Anzi, può capitare che a governare il sole sia una dea come Amaterasu della religione scintoista in Giappone (dalla quale si diceva che discendevano tutti gli imperatori) e Tsukuyomi è invece il dio della luna sempre in Giappone.


Ritorniamo a Iside e al mito che la vede accanto a Osiride.
Ma in realtà che cosa rappresenta Iside?
Qual è la sua funzione?
Iside, per amore verso suo sposo, usa il suo stesso potere di guarigione per unire lo smembramento di Osiride.
La morte di Osiride e la sua rinascita per mano di Iside venivano rappresentati nel suo dramma durante dei cerimoniali fatti da sacerdoti e iniziati che rappresentavano i Misteri di Osiride dove Iside fu un punto chiave (vai qui per leggere della procedura)
Lei inoltre rappresenta come un ponte tra le dee Inanna dei sumeri e Ishtar dei babilonesi e le dee dell'Antica Grecia delle quali si può dire che hanno un frammento della stessa dea egiziana come l'amore per Venere e il principio di Dea Madre per Demetra.
Iside stessa poi fu venerata anche dai greci e romani.
Una dea che viene prima di Iside e dello stesso pantheon egiziano è Hathor, figlia del dio Ra, il dio sole e molto di ciò che è Iside, è rappresentato da Hathor.
Hathor viene rappresentata con una corona avente corna di mucca, animale a lei sacro oppure lei stessa aveva la testa di una mucca.
Le corna rappresentavano la luna crescente e spesso sono raffiguranti nell'accogliere il disco solare.
In più la dea viene chiamata Vacca Alata.
Con la figura di Iside, Hathor venne assimilata e molti riferimenti come le corna di mucca sono state prese dalla nuova dea.


Un importante amuleto era il tiet, il nodo isiaco.



statua di Iside ai Musei Capitolini



Tiet o nodo di Iside era la raffigurazione della cintura di questa amatissima divinità ma rappresentava anche il sangue mestruale, era fatto con corallo, corniola , vetro o diaspro rosso. L’amuleto prima di essere indossato doveva essere consacrato con una cerimonia religiosa che prevedeva l’immersione dell’oggetto magico in acqua e fiori di Ankham (si pensa sia una varietà di profumatissimo gelsomino). All’interno delle bende delle mummie questo amuleto è stato ritrovato all’altezza dei polmoni, del cuore o della cintura del defunto , anche il Libro dei Morti ricorda questo talismano... “Il sangue di Iside sia così potente da agire per proteggere questo essere grande e divino, e risparmiargli il contatto di esseri che gli ispirano orrore e disgusto”.. (descrizione presa da qui)


Lo strumento che vedete tenuto dalla statua è il sistro. 
Agitando le asticelle mobili che sono presenti al centro si scontrano producendo un suono argentino che si diceva, allontanasse il maligno.





illustrazione nell'Oedipus Aegyptiacus di Athanasius Kircher 
pubblicato tra il 1652 e il 1654


Io sono la generatrice dell'universo, la sovrana di tutti gli elementi, l'origine prima dei secoli, la totalità dei poteri divini, la regina degli spiriti, la prima dei celesti, l'immagine unica di tutte la divinità maschili e femminili: sono io che governo col cenno del capo le vette luminose della volta celeste, i salutiferi venti del mare, i desolati silenzi degli inferi.

Indivisibile è la mia essenza, ma nel mondo io sono venerata ovunque sotto molteplici forme, con riti diversi,sotto differenti nomi.

Perciò i frigi, i primi abitatori della terra, mi chiamano madre degli dei, adorata in Pessinante, gli attici autoctoni, Minerva Cecopria, i ciprioti bagnati dal mare, Venere di Pafo, i cretesi abili arcieri, Diana Dictinna, i siciliani trilingui, Prosperina stigia, gli abitanti dell'antica Elensi, Cerere Attea, Giunone, altri Bellona, gli uni Ecate, gli altri Rammusia.

Ma le due stirpi degli etiopi, gli uni illuminati dai raggi nascenti del Dio sole all'alba, gli altri da quelli morenti al tramonto, e gli egiziani, valenti per l'antico sapere, mi onorano con riti che appartengono a me sola e mi chiamano col mio vero nome, Iside Regina.


da Le Metamorfosi 5, XI di Apuleio




E a proposito di prendere caratteristiche da altri popoli, Iside divenne madre di Horus (una curiosità: Hathor "Hat Hor" significa casa di Horo ma non si tratta di Horus, figlio di Iside ma di Horus il vecchio. Si dice che questo dio falco e dio-sole, abitava dentro la bocca di Hathor durante la notte, e poi spicca il volo quando è giorno. Questo Horus diviene il primo faraone quindi Hathor diviene madre di tutti i faraoni, vedi qui)




Ci sono molte statue e raffigurazioni con Iside che allatta Horus.
Spesso sento dire: "Ma come può una vergine partorire un bambino?" (riferito ovviamente alla Madonna con Gesù).
Non dimentichiamo che, come può capitare quando si traduce una lingua, spesso il significato originario viene in parte modificato.
Così adesso noi intendiamo per vergine colui o colei che ancora non ha fatto sesso e, come nel caso della Madonna, rimane immacolata.
Anticamente si intendeva per vergine, e questo anche per le dee greche vergini ovvero Estia, Atena e Artemide, chi è una in tutto, integra e indipendente.
Il suo destino dipende da sé.
Purtroppo vedo come ci sia un certo "femminismo" che vede le donne superiori agli uomini e come gli uomini siano oggetti, ma così si sta facendo lo stesso gioco di ciò che succede da migliaia di anni. E per queste donne non esistono casi dove sia l'uomo ad essere oppresso neanche se è violentato da una donna.


Iside si dispera per amore del suo uomo, ma questo non la rende schiava. Lei è una regina.


dall'Oracolo della Luna di Caroline Smith e John Astrop




Perché io sono la prima e l'ultima, 
Io sono la venerata e la disprezzata, 
Io sono la prostituta e la santa, 
Io sono la sposa e la vergine, 
Io sono la madre e la figlia, 
Io sono le braccia di mia madre, 
Io sono la sterile, eppure numerosi sono i miei figli. 
Io sono la donna sposata e la nubile, 
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato, 
Io sono la consolazione dei dolori del parto. 
Io sono la sposa e lo sposo, 
E fu il mio uomo che mi creò. 
Io sono la madre di mio padre, 
Io sono la sorella di mio marito, 
Ed egli è il mio figliolo respinto. 
Rispettatemi sempre, 
Poiché io sono la scandalosa e la magnifica.




Questo inno a Iside, parte di un poema ritrovato nel Papiro di Ossirinco del II secolo a.C, rivela come non ci sia una scissione tra la Puttana e la Santa, così come con altre contraddizioni che potrebbero annullarsi e invece ribadiscono la sua identità.
Non dimentichiamo poi che la vita stessa include la morte, la dolcezza si affianca con la spietatezza così come queste ultime sono due aspetti della forza.
Qui potete leggere in fondo il testo completo di questo inno





Non bisogna dimenticare che il culto di Iside giunse nei tempi antichi persino in Italia, a Roma come detto prima e soprattutto a Benevento








Inoltre non bisogna dimenticare la Compagnia di Iside in originale The Fellowship of Isis che ha sede in Irlanda.





Di Iside si potrebbe parlare ancora, del suo velo collegato ai Misteri, delle sue ali che vengono usate anche nella danza del ventre, ma intanto spero di avervi incuriosito su questa dea.



di Susan Seddon Boulet





Oltre alle fonti citate nei link, consiglio anche questo blog di egittologia






P.S.: Ci sono simboli egiziani, tipo l'occhio di Horus, simboli altamente positivi, che vengono definiti come maligni. La nostra percezione verso un simbolo però può essere modificato, anche secondo l'uso che viene fatto. 
Per esempio la svastica, in origine è un simbolo positivo, di sicuro ben lontano da come è stato usato dai nazisti.
Ma va considerato che ci sono alcune organizzazioni dell'occulto che usano questi simboli e basta questo, ovvero appartenere all'occulto, per essere visti come dei maligni anche dovuto dalla disinformazione o da persone che non erano in sé e hanno abusato del potere


Aggiornamento 14 maggio 2016:

Ecco Iside nell'astrologia egiziana



3 commenti:

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