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martedì 12 gennaio 2016

Curiosità su alcune delle fiabe di Perrault

Il 12 gennaio 1628 nasceva a Parigi Charles Perrault, noto per alcune delle fiabe che amiamo assieme ai fratelli Grimm e Google gli ha dedicato alcuni doodle.
Vi racconterò qui alcune curiosità su alcune fiabe trascritte e raccontate da Perrault.





La versione a noi più familiare è quella appunto di Perrault grazie anche alla versione disneyana.
Ma Perrault fece un errore nel trascrivere la fiaba.
In origine Cenerentola non indossava una scarpetta di cristallo, né di vetro ma foderata di pelliccia. Di scoiattolo, a essere precisi.
Infatti Perrault confuse l'originale vair (pelliccia di scoiattolo) con verre (cristallo).
Sarà stata più comoda ma ve la immaginate l'iconica scarpetta di pelliccia invece di cristallo?
Inoltre quando pensiamo alla carrozza, pensiamo subito alla zucca e invece, leggendo la fiaba, era un cetriolo.
Meno male che Cenerentola non era un gatto! :D









La versione di Perrault non finisce con il bacio che risveglia Rosaspina. Vediamo il principe che porta l'amata nel suo castello. I due giovani si sposano.e hanno due bambini (la bambina si chiama Aurora). Ma la madre del principe, un'orchessa, li vuole mangiare non appena il figlio se ne va e il cuoco con uno stratagemma impedisce ciò servendo degli animali senza che l'orchessa se ne accorga. Alla fine l'orchessa vuole mangiare Rosaspina e lei ne è contenta perché così si può ricongiungere con i suoi due figli, ma il cuoco svela tutto e la porta nella stanza dove li ha nascosti. All'orchessa viene servito un altro animale, ma ben presto capisce l'inganno perché sente dei pianti e così scopre Rosaspina coi due bambini. E' decisa ad ucciderli finché arriva suo figlio e l'orchessa muore.





E ora passiamo a Barbablu.
Qui non voglio stare a raccontarvi di una curiosità, ma di una considerazione.
Ve la ricordate la fiaba vero?






Quasi sempre ne se trae una lettura misogina vedendo nella sposa una donna che non ha saputo mantenere la promessa scatenando la furia di Barbablu, una donna colpevole della sua stessa curiosità come una Pandora. Eppure se Pandora non avesse scoperchiato il vaso, non si sarebbe mai scoperta la presenza e se la sposa di Barbablu non avesse mai aperto quella porta, non avrebbe scoperto cosa si celasse in Barbablu dietro tutte quelle ricchezze.

Di certo, è stata ingenua ma quanti ancora adesso si fanno ingannare dall'ingenuità anche di fronte a fatti evidenti finché non vediamo coi propri occhi la loro mostruosità? Quanti ancora adesso, in un modo o in un altro, dicono "La sua barba non è poi così tanto blu"?
Magari la fiaba non era vista in questa maniera (e vi consiglio di leggere la lettura di Clarissa Pinkola Estes nel suo libro Donne che corrono coi lupi per approfondire meglio), ma Charles Perrault, come i fratelli Grimm, sono coloro che hanno trascritto le fiabe, adattandole anche per entrare di più con i gusti a loro contemporanei.




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