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venerdì 20 novembre 2015

20 novembre: Giornata per i Diritti dell'Infanzia

Quando si pensa all'infanzia, si pensa quasi subito alla gioia, alla spensieratezza...
Non so, ma per me non è così.
Io penso all'infanzia violata, a quel territorio che germoglia al quale viene gettato ripetutamente del cemento.


di Marta Bevacqua


Oggi è la Giornata ai Diritti dell'Infanzia.
Ecco, io non voglio più pensare a delle bambine vestite come bambole, esposte come carne da macellaio e costrette a sorridere.




vedi anche il caso Ionesco




Non voglio pensare a bambini che preferiscono rifugiarsi chissà dove per non assistere a violenze.


o che loro stessi ne siano vittima




Per non parlare dei bambini che sono in guerra, bambini vittime e bambini ai quali hanno fatto imbracciare armi, dei bambini che lavorano...
Insomma dei bambini ai quali non è permesso essere bambini.


Non voglio pensarci perché non si può, non possono più esistere queste nefandezze.



E poi...
Bambini ai quali non viene fatto giocare, bambini ai quali vengono imposte le proprie direttive, bambini visti come una propria appendice, senza una loro personale inclinazione, bambini le cui speranze vengono gettati dai dirupi come si faceva coi figli indesiderati o non degni.
Bambini pensati come essere stupidi, che tanto non capiscono ciò che dici non importa con quanta rabbia e urli viene detto, con cosa viene detto.


Dimmi, bambino che fiaba userai per rifugiarti, per poter avere un attimo di pace, per vedere che almeno lì l'orco o l'orchessa avrà la sua punizione?
Magari te ne inventerai una tu oppure darai una mano a Gretel nello spingere la vecchia dentro il forno.



di Theodore Hosemann


Chi lo sa?
Eppure se ti riconosci in uno di questi bambini, io confido che te la caverai, in un modo o nell'altro.
Non bisogna rassegnarsi a una vita di violenza anche se ha dato il suo marchio.
In noi c'è una realizzazione e stai pur sicuro che tu non sei quello che è successo.

Ogni bambino ha il diritto di essere libero di volare.



di Efi Kokkinaki


L'infanzia non può e non deve essere un lusso.



di Sten Didrik Bellander



Aggiungo questa canzone.
L'avrò messa tante volte nel blog ma credo che sia sempre degna di essere ascoltata.






P.S.: Si dice spesso che i bambini siano il futuro ma non sono d'accordo. Tutti i bambini vivono nell'adesso. E' l'unico tempo che conoscono. 
Preoccupiamoci del loro presente.

5 commenti:

  1. Ogni tanto ricordo alcune cose che pensavo da bambina e mi stupisco, mi rendo conto di quanto gli adulti, a volte, sottovalutino la capacità (anzi l'istinto) di ragionare profondamente dei bambini. Chissà quante volte non li si comprende, anche quando non ci sono grandi problemi. Sbaglia chi crede che essere bambini sia semplice, si vede che ha la memoria corta!

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  2. Ricordo quando alle elementari ci parlarono dei diritti del bambino.
    Molti di noi capirono tante cose...
    Si deve fare ancora molto

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    1. Adesso si ha paura di parlare di molte cose ai bambini perché si teme di traumatizzarli quando basta parlarne con calma, senza tanti giri di parole.

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  3. Il p.s. di questo post dovrebbe risuonare di più nella mente di tutti gli adulti...

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Grazie per i commenti