Pagine

lunedì 20 luglio 2015

Il mistero di Persefone



Persefone di Rebecca Guay


Qualche ora fa ho fatto uno di quei test dove metti il tuo nome e ti viene fuori il risultato.
Era quello su "Che dea greca sei?", metto il mio nome Elena e compare Persefone.
Tu sei la dea degli Inferni (ehm, nella mitologia greca sarebbe più corretto Inferi). Sei riservata e piena di segreti (okay) e non ti apri mai agli altri (beh mai, mai, no. Col tempo mi sto lasciando più andare rispetto all'ermetismo di anni fa e non sto parlando solo dei segreti). Anche se rimani sempre nel retroscena (quando faccio teatro no), sai dirigere le persone con i tuoi magici poteri di seduzione (ah sì?!?)
Il mio lato scherzoso l'ha preso sul ridere questo fatto che, a quanto pare, il nome Elena richiama rapimenti mitici amorosi: da quella che è stata rapita da Paride alla dea che è stata rapita da Ade.
Sì, perché nel mondo greco, pieno di intrallazzi amorosi, Ade rapisce Persefone quando era intenta a fare una collana di fiori e la porta (in malo modo) negli Inferi come sua sposa. Sua madre Demetra, si infuria a morire e non stiamo parlando di una dea qualunque bensì la dea del raccolto e promette che se non avrà indietro sua figlia, farà seccare il grano e quant'altro. 

Alla fine si raggiunge a un compromesso solo che Persefone ha già mangiato cibo del regno dei morti ovvero sei chicchi di una melagrana (frutto della vita e della morte) e perciò dovrà restare sei mesi negli Inferi e per i restanti sei mesi potrà tornare in superficie. 




Il ritorno di Persefone di Frederic Leighton, 1891
il dio che vedete è Hermes ovvero Mercurio


Questi ultimi sei mesi rappresentano la primavera e l'estate quando la Natura è rigogliosa.
Ecco, questo è più o meno quello che racconta il mito greco. O almeno come lo si conosce.
In ogni lettura, anche dell'archetipo di Persefone, si ha l'idea della brava bambina, di colei che dipende da sua madre.




Persefone e Demetra di Susan Seddon Boulet



di Dante Gabriel Rossetti



 di escume



di Olga Laut



di Rebecca Guay




Prendiamo un attimo l'archetipo di andare nell'Aldilà.
Spesso compare nella letteratura epica come uno dei passi che deve affrontare l'Eroe.
Andare nell'Ade, nel Mondo Sotterraneo vuol dire, anche nei sogni, immergersi nel proprio inconscio e venire a contatto con le proprie paure.
Anche se Persefone fosse quella figura ancora inesperta, vuoi che fare andata e ritorno tra il Mondo Sotterraneo e quello di Sopra non la faccia maturare almeno un po'?
In alcuni siti, anche che trattano il femminile, si legge di lei come divisa tra due mondi e qui non capisco: di sopra fa la brava bambina e di sotto la dea di ghiaccio?


Mi ricordo poi di un libro che ho comprato quando ho fatto lo stage di e con Jodorowsky l'anno scorso ovvero Le Dee Perdute dell'Antica Grecia di Charlene Spretnak





All'inizio credevo che raccontasse di altre dee prima dell'Olimpo (per esempio, avete mai sentito parlare della dea Eurinome? O della dea Baubo?) solo che se da una parte non è così, dall'altra lo è invece.
Sono le dee che conosciamo secondo la lettura pre-olimpica.
Non starò a raccontarvi tutte le differenze dei miti greci pre e post-olimpici ma per quanto Persefone posso dirvi che è stata lei stessa a voler andare nell'Ade, nel Mondo Sotterraneo, tomba per i morti e culla per i semi.
Demetra ha il compito di far crescere le piante e deve stare nel Mondo di Sopra anche se il suo regno è vasto e comprende anche quello Sotterraneo.
Persefone si sentiva molto partecipe dello stato di inquietudine dei morti dispiacendosi molto e così decise di andare sotto.
In maniera semplicistica si potrebbe chiamare questo un atto umanitario (anche se si tratta di due dee).
Eppure immagino che dietro alla figura di Persefone ci siano dei misteri che vanno al di là dell'interpretazione della povera vittima, sempre fragile e indifesa e sballottata da sua madre e dal suo sposo.
Una parte di lei appartiene alla superficie e l'altra alle profondità.
Non dimentichiamo poi che così come in alto, così in basso.




Persefone e Ade di Amy Erickson





di Ernest Wallcousins




Il mistero di Persefone, così segretamente custodito, qual è? Non credo sia un caso se lei è una delle parti integranti dei Misteri Eleusini.
Ma soprattutto mi immagino quanto sia bella la primavera dopo essere stata nell'Ade, il luogo dell'inconscio e quanto alla fine la permanenza nell'Ade sia diventata più serena.


L'immagine qui sopra vedete, come intitolato, Ishtar nell'Ade e non ho affatto sbagliato a inserirlo in questo post. Infatti Persefone deve molto a Ishtar poi Iside.


Persephone-Isis


Iside stessa, sorella e sposa di Osiride, dio dell'Aldilà, passava in totale libertà tra i due mondi come viene specificato nel libro così come accade alla dea greca.
Il ratto di Persefone fu aggiunto solo molto dopo.


Persefone viene citata anche nel libro Vestita di sole  (da pag.54 a pag.57) di Anna Kingsford e scrive che Persefone è il liquido o la parte psichica dell'uomo (...)

Incorporare in se stessi sia la luce che le tenebre, come due opposti che si completano e non in lotta tra di loro, è un processo di trasformazione quasi alchemico e ogni volta è come se Persefone rinascesse, la consapevolezza di sé come donna.
Inoltre il mito di Persefone che discende negli Inferi può far pensare ad alcune fiabe come La Bella Addormentata (per via del sonno che dura 100 anni) e La fanciulla senza mani, fiabe archetipiche di maturazione.


Da adolescente a donna.
Anche senza sua madre.




Leggi questa adorazione di Dion Fortune e qui potete leggere un inno orfico dedicato a questa dea.
Un libro che potrebbe essere interessante da leggere e che tratta il mito anche attraverso l'astrologia è questo: Persefone, la luce nel buio di Elda Fossi


N.B.:
- Di solito quando parliamo di dee, parliamo di fanciulle vergini come Artemide e Atena. Ebbene il concetto "vergine" non è come lo intendiamo noi adesso, ma vuol dire "fedele a se stessa". Quindi non si escludono rapporti sessuali, ma comunque rimangono indipendenti.
- Prima di essere Persephone, era chiamata Kore ovvero fanciulla. Era più un titolo che un nome vero e proprio. Solo scendendo negli Inferi, ha potuto avere un nome.


Modificato

2 commenti:

  1. Post molto interessante, la mitologia è una delle mia passioni più grandi.
    Persefone è una figura molto complessa e misteriosa, come tutte le divinità che hanno a che fare coi riti misterici, come giustamente hai ricordato. Il loro lato oscuro e tenebroso è davvero affascinante...
    Buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio molto per le tue parole.
      Mi sembrava piuttosto riduttivo pensare a Persefone semplicemente come la fanciulla rapita.
      Il lato oscuro è sì affascinante, ma non bisogna dimenticare quello luminoso.

      Elimina

Grazie per i commenti