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martedì 12 agosto 2014

R.I.P. Robin Williams




Ho sperato che fosse una di quelle dichiarazioni stupide di finte morti e invece no.
Robin Williams è morto davvero.
Ancora non si sa bene la causa, ma si sospetta che si sia suicidato.
Ed io non so davvero cosa dire.
Per tutti è stato come un compagno che ci spingeva a dare il massimo, che ci rappresentava.
Ma non solo.

Quindi ecco alcune delle scene più belle.















Addio e grazie.


Aggiornamento 27 agosto 2014:
Vi consiglio di leggere questo post molto sentito

E alla fine sì, il sospetto è diventato realtà. Si tratta di suicidio
Guardando i film di Robin Williams, si ha l'impressione di conoscerlo come persona, di potergli confidare ogni nostro segreto perché lui ci avrebbe ascoltato e dato il giusto consiglio. Ma l'uomo Robin Williams com'era?
Da bambina lessi una sua intervista dove ammetteva i problemi di alcolismo e droga, la depressione e i suoi pensieri di morte. Pensai a come lo percepivo nei film, ai suoi ruoli. Pensai alla sua verve incontenibile.
Adesso mi viene da pensare alla leggenda Cherokee dei due lupi che si combattono l'un l'altro. Uno porta tutti i lati dell'odio e l'altro tutti quelli dell'amore e vince quello che tu nutri di più.
Se dovessimo vedere questa leggenda nei confronti di Robin Williams, si potrebbe pensare che abbia vinto il lupo dell'odio.
Però non so, magari mi sbaglio, ma questa storia della lotta mi sembra un po' troppo semplicistica, un po' troppo riduttiva.
Tutti, prima o poi, hanno a che fare con questa battaglia, ma molte volte, quando si tratta in persone che hanno tentato il suicidio, oppure che lo hanno commesso, si tratta di accettare o no i propri fantasmi per quanto orribili possano essere e poi riuscire a conviverci senza far sì che ti influenzino il presente o il meno possibile.
Si chiede spesso in questi casi: "Ma non pensa alla famiglia che lascia?"
Molte volte questi fantasmi sono così totalizzanti che a volte non ti permettono di vedere oltre.
Anzi alcuni pensano che senza di loro, la famiglia stia ancora meglio.
Non si tratta di qualcosa da sottovalutare, da dire "Eh, però ci sono tante persone che vorrebbero vivere più a lungo, ma sono malati terminali."
Essere vivi e sentirsi vivi sono due cose diverse e la differenza non è per niente scontata.


Comunque invece dei due lupi trovo più fattibile questa versione:




Purtroppo non tutti riescono a conviverci. Magari per un po' ci è riuscito però poi ho letto che ha avuto i primi sintomi del Morbo di Parkinson.
Ovviamente, quello che lui sentiva, lo sapeva solo lui.

7 commenti:

  1. Stamattina ci sono rimasta veramente malissimo, quando l'ho scoperto. Se qualcuno mi avesse chiesto quale attore americano ammiravo di più, ho sempre pensato che avrei risposto Robin Williams. Era uno dei miei modelli.

    Non mi piacciono molto le commemorazioni del morto del momento, perché in certi casi sono diventate una moda (non nel tuo caso, lo so bene!)... Ma penso che anch'io gli dedicherò un post, quando il mio blog tornerà dalla vacanza. Semplicemente perché gliel'avrei dedicato anche se fosse stato vivo. Semplicemente perché era straordinario.

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  2. @ Lucia Donati: Davvero. Indimenticabile.

    @ dramaqueen: So benissimo che c'è questa moda di commemorare il morto. Io ho sempre realizzato un post per quelli che davvero mi interessavano, per quelli che quando erano in vita ho apprezzato davvero. Oppure, come è successo, per quelli che avrei apprezzato quando erano in vita (è successo che venivo a sapere di un tale autore solo quando è stata comunicata la sua morte come con Sergio Toppi).
    Da bambina lo apprezzavo davvero. Poi andando avanti vedevo come il suo ruolo era quasi sempre quello ovvero della persona che sapeva guardare oltre.
    Per esempio in Patch Adams non mi è piaciuto perché l'ho trovato davvero semplicistico (e questa recensione me l'ha confermato: https://www.youtube.com/watch?v=5RPi8DiZtM8). Detto questo, non posso dimenticare le emozioni che mi ha dato in Hook, L'attimo fuggente, Will Hunting- Genio ribelle, Mrs Doubtfire ecc... le risate e le commozioni.
    Inoltre sapevo della sua depressione, del suo problema in passato di alcol e droga e quando senti queste cose non puoi che sperare che ce la faccia.
    Io l'ho saputo stanotte ed è stata una notte amara.
    Aspetto il tuo post

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    1. Io non sapevo della sua depressione e quindi è stato ancora più tragico scoprirlo...
      Il mio post si farà attendere un po' perché questa settimana sono in vacanza (leggi: sono impegnata a portare in giro la mia amica finlandese che è venuta a trovarmi xD) e perché voglio dedicargli qualcosa di ben scritto e di ben fatto.

      Non ho mai pensato che tu lo facessi per moda, tranquilla!

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  3. ottima scelta delle scene, le sue migliori.
    personalmente però aggiungerei anche qualcosa da jumanji, uno dei film della mia infanzia/pre-adolescenza.

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  4. C'è un motivo perché ho scelto quelle scene e soprattutto messe in quell'ordine.
    Insieme e una dopo l'altra creano una storia.
    Quella di uno che ha insegnato molto, dà il suo addio e poi è ritornato ad essere Peter Pan.

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Grazie per i commenti