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martedì 3 giugno 2014

Urban Pub Cabaret: da New York a Ravenna




Immaginatevi una stanza vuota con dei tavolini, sedie e un bar là in fondo.
Immaginatevi di sedervi chiacchierando tra di voi e prendendo qualche drink
Sembra un normale pub.
Ma immaginatevi che davanti a voi ci sia un palco.
Che cosa vi aspettate?
Del teatro? 
Della musica? 
Magari qualcuno patito di danza classica dirà appunto danza.
Ebbene non troverete l'una o l'altra cosa, ma tutte.
Avete voglia di satira?
Bene.
Avete voglia di cabaret?
Bene.
Immaginatevi non solo questo.
Immaginatevi creature circensi, giocolieri e anche pittori che dipingono dal vivo.
Immaginate tanto altro.





23 maggio
Urban Pub Cabaret
Tre parole per racchiudere il tutto.
Tre parole per portare in Italia un tipo di spettacolo che parte da New York dei primi anni del Novecento, da Londra e sono state due persone in particolare a fare ciò ovvero Cristiano Caldironi, attore e direttore artistico del Circolo degli Attori, e Deda Fiorini, direttrice operativa di tale circolo.
A completare il tutto c'è Francesco Arcozzi che ha fatto da pierraggio.
Eccoveli qui Cristiano Caldironi, Deda Fiorini e Francesco Arcozzi.



(foto presa da qui fatta dopo la conferenza stampa)



Com'era strutturata la serata?
Si partiva alle 21 con un pre-show con alcune performances tra il pubblico e anche tra le persone che stanno aspettando di entrare. 
Ma invece di raccontare mi affido alle foto che sono state fatte
(Piccola premessa: le foto appartengono ai rispettivi autori. Quelle firmate in alto a sinistra appartengono a Sara Tantaro. Le altre non firmate appartengono a Gianfranco Garroni e poi c'è l'unica in bianco e nero che è di Marco Marquete)
Mi rendo anche conto che raccontare tramite foto non rende totale giustizia a ciò che c'è stato.
Considerate tutto ciò come un assaggio di quello che c'è stato e spero che sia sufficente per immergervi in quell'atmosfera.
 




Vicino al palco ci sono Laura Berardi e Mauro Benedetti...






(No. Non le ha dato uno schiaffo)






...intrattengono le persone che stanno arrivando




Paolo Baldassarri sta ritraendo alcune persone del pubblico









Intanto si guarda lo spettacolo come dietro dalle quinte.
Le prime due persone sono del pubblico.
Quella coi palloncini è Luana di Iacovo. Poi Isabella Catalano e Patrizia Messere.



C'è la giocoliera di anime ovvero Paola Vanella.
Alcuni personaggi come questo provengono da uno spettacolo precedente del Circolo degli Attori ovvero L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht.






Ed eccomi qua.
Il tema della serata era la libertà quindi ho voluto fare qualcosa in linea e perciò ho pensato a un viso di donna a sinistra e poi partivano delle farfalle.
Ancora però non sapevo che colori avrei usato e come avrei impostato il quadro.
Mi sarei lasciata guidare da tutto.


Io e Sara Tantaro





Luca Bombardi al piano









Sta per incominciare la seconda parte della serata, lo spettacolo vero e proprio.
A dare il via a tutto c'è il duo Pamela e Michela ovvero



Pamela Fabbri


e Michela Camporesi


  

C'è anche il giocoliere Davide Minetti






  


Pamela e Michela cantano un classico del Trio Lescano





 

E a corredare il tutto c'è anche il corpo di ballo dell'Accademia Rhytmic Ravenna con le coreografie di Valentina Graffiedi














Arriva il Giudice ovvero Paolo Zanzi







che si segna ogni cosa





Ora il palco comincia ad animarsi sulla libertà
Marco Grilli











ed ecco i Camillas ovvero 



Ruben Camillas


e Zagor Camillas




 





 Al Giudice non sfugge niente



Altri componenti del gruppo assistono 
Luana di Iacovo, Isabella Catalano e Laura Berardi



 Adele Contarini


e Thomas Cicognani




 ed ecco Mauro Benedetti in un intervento dissacratorio






e Adele Contarini nella sua interpretazione di Jenny dei Pirati anche questo tratto da L'opera da tre soldi di Brecht








a sinistra Cesare Bertini e Christian Vicari
Dietro a Cesare, Thomas Cicognani





















Il mio quadro sta andando avanti




Ed ecco Francesco Giorda del Teatro della Caduta di Torino che fa la Stand Up Comedy ovvero un tipo di spettacolo come George Carlin e Bill Hicks per dirne alcuni.
In pratica l'attore si presenta in piedi e inizia ad affrontare temi tra i quali la satira e coinvolge anche il pubblico.



Ecco infatti qui che ha coinvolto due del pubblico e li prende anche in giro bonariamente.
Questo in realtà sarebbe il suo secondo intervento sul palco.











E qui invece inizia a prendere di tema l'attualità parlando di malattie, di satelliti che ti possono piombare da un momento all'altro in testa e poi si gettano in una costa deserta, il tutto con una vena ironica












Siamo alla fine e il Giudice inizia a sentenziare



A sinistra Laura di Iacovo, Thomas Cicognani, Isabella Catalano, Patrizia Messere e Adele Contarini
In basso Sara Tantaro

Gli attori raggiungono il palco e cantano la canzone della libertà 

Signori che pensate d’insegnarci
Qual è la strada della libertà
Dovete prima darci da sperare
Allora solo si ragionerà!
O voi che fate i vostri porci comodi
E poi parlate tanto di onestà
Queste parole non scordate più
Prima la trippa e poi vien la virtù!
E sia possibile ai derelitti
Mangiar quel pane ch’ora è sol dei dritti
Di che cosa vive l’uomo?
Di cosa vive si possiam vederlo
Uccide e spoglia e ruba e strozza e cos’altro fa!
E’ molto facile star bene al mondo
Se tu dimentichi d’essere un uomo
Signori è sacrosanta verità
Che l’uomo vive (solo) se ha la libertà





a destra Paola Vanella, la giocoliera di anime







Christian Vicari e Cesare Bertini




Lo spettacolo è finito












Ed ecco le due persone che hanno portato qui l'Urban Pub Cabaret: Deda Fiorini e Cristiano Caldironi



















Ed è con questa immagine che si chiude questa serata: con l'immagine di Ravenna2019.
Guardare avanti puntando al presente.



Com'è andata la serata?
 E' stata un successo in piena regola!!!!!!!!!!!!!!
Molte persone non sono riuscite ad entrare perché avevamo fatto il tutto esaurito.
Alcuni erano seduti per terra e rimanevano lì, ridevano.
Io spero che con le foto vi abbia fatti incuriosire un attimo, immergervi per un po' nell'atmosfera.
Posso dire che io sono stata felicissima di esserci stata, di aver partecipato a questo evento.
Il 23 maggio c'è stata l'inaugurazione, ma si ritorna dopo l'estate e si spera in una sede vera e propria che non è questa.
Anche di questo spettacolo si può dire che è stato un assaggio e, quasi come da tradizione, ci sono stati dei contrattempi ma nel mondo del teatro non si è quasi mai del tutto immuni a quello che va storto.
Anzi, l'aver avuto qualche contrattempo all'inizio fa capire su cosa bisogna stare attenti.
E poi l'importante è andare avanti.
Non so se il pubblico se ne sia accorto. 
Comunque è rimasto lì.
Alcuni se ne sono andati  per il caldo, ma verso la fine c'era ancora una marea di gente che si faceva fatica a passare.
Poi vai a sentire i pareri e li trovi entusiasti.
La serata però non era ancora finita perché c'era anche un dj-set con Francesco della Torre.
Altre persone non sono comparse qui, altre persone che hanno reso possibile questa serata come il tecnico Paolo Baldini e Laura di Natali che ha intrattenuto con l'ukulele le persone all'ingresso.






Ecco il mio quadro che ho fatto e regalato poi al Circolo degli Attori (foto di Deda Fiorini)
Me l'ha fatta poco prima che andassi via ovvero erano passate di poco le 3.
Ero particolarmente stanca e in più ci sono queste ombre che incupiscono.
Ma sapete? Si tratta di quella stanchezza che poi ci pensi e sei felice.
Poi ho trovato questo modo di fare non in lotta con il teatro e nemmeno con la musica. Sono diversi modi di fare.
L'importante è che la persona torni a casa consapevole di aver trascorso una serata differente dagli altri, dove sembrava che il tempo non esistesse e se torna a casa con una sensazione, qualcosa, una domanda, un'impressione che gli rimane anche dopo qualche giorno è fatta.
Perché vedete, siamo come creature della notte e voi siete gli avventori di un bosco.


Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se vedutici aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione.
Se vana e insulsa è stata la vicenda, gentile pubblico, faremo ammenda; con la vostra benevola clemenza, rimedieremo alla nostra insipienza.
E, parola di Puck, spirito onesto, se per fortuna a noi càpiti questo, che possiamo sfuggir, indegnamente, alla lingua forcuta del serpente, ammenda vi farem senza ritardo, o tacciatemi pure da bugiardo.
A tutti buonanotte dico intanto, finito è lo spettacolo e l'incanto.
Signori, addio, batteteci le mani, e Robin v'assicura che domani migliorerà della sua parte il canto...

(monologo finale di Puck ne Sogno di una notte di mezz'estate di William Shakespeare)


2 commenti:

  1. Hai ragione, le foto dicono tutto... Ben di più di quello che sarebbero riuscite a fare le parole.
    Bellissimo.

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  2. Mi fa davvero piacere leggere le tue parole e sapere che le foto ti siano arrivate.
    Qua bisogna ringraziare i fotografi :)

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Grazie per i commenti