Maschera tragica e comica (mosaico romano della Villa Adriana)
Da un po' di tempo non accetto più i premi legati ai blog.
Se guardate in fondo ne potrete vedere alcuni.
Perché non ho più continuato?
Perché l'accettare il premio significa dire a tua volta quali blog tu premi e per me era sempre difficile scegliere poiché mica potevo premiarli tutti (Il numero è indicato nel regolamento del premio)
Quindi mi sono detta Vabbé, preferisco non accettare più e se per caso qualcuno me lo consegna, io rifiuto ringraziando anche di aver pensato a me.
E infatti quest'ultima cosa è successa.
Ora però faccio un'eccezione.
Nel senso, non accetto il premio ma rispondo alle domande sul teatro (come mi è stato chiesto e devo dire che sono contenta che me l'abbia chiesto) che Drama Queen ha stilato nel suo post.
Quindi ecco a voi, se vi può interessare, le mie risposte alle sue domande.
1. Soffri di "panico da palcoscenico" quando devi parlare in pubblico o partecipare ad un'esibizione di qualsiasi genere?
Più che panico da palcoscenico, mi sento sempre molto emozionata prima di salire su qualsiasi palco, anche solo parlare davanti a un pubblico. Non mi fa male sentire questo, anzi mi piace. Non cerco di combattere quello che sento. Anzi, sto in una fase di quiete prima di salire sul palco per uno spettacolo ed è falsa. In realtà sto radunando tutte le mie forze, tutto quello che posso sentire e le mie sensazioni si ampliano poiché il palcoscenico amplia tutto e alla fine uso queste forze. Le mie guide del passato mi dicevano che allo spettacolo ero sempre di più, più intensa, più decisa che alle prove (e io mi impegno tanto anche nelle prove). L'adrenalina del palco è una forza micidiale e immensa.