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sabato 16 febbraio 2013

In onore dei gatti

Mi ricordo che da bambina vidi uno spezzone musicato e c'era un gatto. Me lo ricordavo nero (forse il ricordo è influenzato dal fatto che da bambina avevo un gatto nero). Questo gatto si aggira in quel che a ricordare mi sembra spazzatura.
Il video era di una malinconia straziante, ma mi bastò per catturare.
Fino all'anno scorso ho provato a cercare lo spezzone su internet digitando "cortometraggio gatto nero spazzatura" ma mi venivano fuori Wall-e e il gatto Felix.
Devo per caso immaginarmi Felix che fa compagnia a Wall-e?
Insomma, le ricerche sembravano non dare dei frutti.

Poi l'anno scorso prendo un dvd in prestito alla biblioteca, apro la confezione e vedo un'immagine simile a questa:




Se fossi stata da sola, credo che mi sarei stretta il dvd e qualche lacrima sarebbe anche scesa, ma ero in biblioteca quindi sono rimasta impietrita a guardare quel musetto. 
Era quello che cercavo da anni!

Per chi non avesse capito di quale film sto parlando, si tratta di Allegro non troppo di Bruno Bozzetto, una sorta di Fantasia italiano realizzato con meno soldi e non per questo inferiore. Infatti vedendo dei video su Youtube, ho potuto notare che gli americani lo apprezzano tantissimo.
Inoltre è anche ironico nel dichiarare che questo film non è mai stato preso da un certo "Prisney" o "Frisney".

Ritorniamo al gatto.
A casa, metto il dvd, guardo anche gli altri spezzoni (tutti delle fantastiche opere d'arte) e poi arrivo al Valzer triste di Sibelius.
Eh sì altro che triste. Se sei depresso, perderesti subito la fiducia nella vita dopo aver visto il filmato...




(uno spezzone)

...ma si tratta di uno spezzone dalla bellezza straziante.
Credo che sia uno di quei tipici film che farebbero piangere anche le pietre, come si dice.
Riguardando il video, mi ricorda molto La piccola fiammiferaia.

Inoltre nel dvd viene spiegata da cosa è stato ispirato.
In pratica, se non ricordo male, la moglie di Bozzetto avrebbe trovato questo gatto vicino a delle macerie. Non se ne voleva andare. Così lei lo portò a casa sua, (quindi immaginatevi pasti caldi e un tetto sopra la testa) ma il gatto scappò e poi non si seppe più niente.

Di solito ai gatti vengono posti sentimenti quali opportunismo, mancanza d'amore ma chi dice queste cose non ha mai avuto un gatto in casa.
E' vero che i gatti sono più indipendenti dei cani, ma ciò non vuol dire che non sappiano amare e ricambiare con affetto e gratitudine. Bisogna solo saper accettare il loro modo di essere.
Parlo anche per esperienza personale.
Ho avuto più familiarità coi gatti a partire da quando avevo 6 anni con quel gatto completamente nero che chiamai Figaro (no, nessun riferimento all'opera. L'ho chiamato così per il gatto del film Pinocchio così come alle materne diedi il nome Ezechiele a un criceto perché era il nome del lupo dei tre porcellini).

Domani è la festa del gatto, questa meravigliosa e misteriosa creatura
(qui e qui altri post che ho dedicato a questa festa)

Se avete un gatto provate a guardarli in quei loro occhi che sembrano assumere le fasi della Luna, chiedete loro se vi fanno entrare nel loro mondo.
Io ogni tanto, quando vedo Chicco, che è il gattone che vedete nelle foto del secondo link, incantarsi a guardare un punto, mi avvicino a lui molto delicatamente e gli chiedo "Cosa stai guardando?". 
Lui alla fine mi risponde.
Mi risponde sempre quando gli parlo.


Curiosità:
Le persone che vedete nel video sono della famiglia dell'autore.

1 commento:

  1. Meraviglioso questo post: nella mia vita, fin da bambino, non è mai mancato un gatto e mai mancherà ... sapevo di questa festa, in passato pure io ho dedicato un post. Auguri a tutti i gatti allora.

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Grazie per i commenti