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domenica 27 gennaio 2013

Son morto che ero bambino...



Sono nata forse per morire in una guerra?
E' davvero questo il mio destino?



Oggi è la Giornata della Memoria. 






Auschwitz esiste ancora perché non si tratta solo di un luogo fisico e lontano, Auschwitz c'è ancora dove si fa la guerra che sia in Occidente o in Oriente.
Auschwitz è là dove c'è guerra.





shalom significa pace in ebraico






vignette di Vauro



E purtroppo i bambini continuano a essere come aria. Vagano inascoltati


fumetto di Stefano Disegni preso dal suo sito
vi consiglio di leggere anche questo suo fumetto


Erano solo dei bambini.


E a coloro che si domandano Dio dov'è in tutto questo? Come può permetterlo? io dico Tu dove sei? Cosa puoi fare? perché sono convinta che Dio (e parlo di quella forza misteriosa, non necessariamente di un Dio cristiano) lo puoi trovare dentro di te.
Più lo cerchi al di fuori di te, più sarai insoddisfatto e deluso.


P.S.: Ho parlato dei bambini perché sono tra le creature più indifese di questo mondo, ma di certo non rimango indifferente quando sento parlare di donne e uomini di ogni età.


Clicca qui per il post di Romina Tamerici ed ecco quello di Marcella Andreini alias orlando,
Nel primo post si può leggere di come le parole siano inutili quando si parla di ciò mentre nel secondo potete conoscere le varie marchiature (inteso per i triangoli con la punta in basso di diverso colore per differenziare le "categorie").
Anche nei loro post si ribadisce l'attualità di questa Memoria che non appartiene solo al passato, ma è viva poiché Auschwitz risiede ancora adesso nelle guerre del mondo.



Aggiornato e Modificato

3 commenti:

  1. Bellissimo post. Ero certa che qualcuno avrebbe trovato parole giuste per l'occasione. Grazie per il link, ho aggiunto anch'io il tuo post.

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  2. Mi ricordo bene quella bambina vestita di rosso nel gran film di Spielberg, che vidi due volte al cine, e pure la canzone di Guccini, ma non leggevo da anni Stefano Disegni, e mi sembra meglio di un tempo...ha ragione/hai ragione Auschwitz non è un semplice luogo fisico.

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  3. @ Romina Tamerici: grazie, ma anche la tua poesia diceva cose giuste. Forse la forma era ancora immatura però ciò che dicevi era davvero reale. Alla fine le lacrime silenziose sono le parole adatte.

    @ Alligatore: Auschwitz fa parte di una memoria collettiva come l'11 settembre. Non si tratta di voler dimenticare gli altri luoghi, ma appunto attraverso quelle parole è come se fossimo toccati anche noi che in quel momento e in quel luogo non ci siamo mai stati.

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