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giovedì 10 gennaio 2013

Pola Kinski, stuprata da suo padre

Mi sono sentita combattuta nello scrivere questo post, ma era qualcosa che sentivo.
Appena accendo il computer, leggo che la figlia dell'attore Klaus Kinski, Pola, ha dichiarato che suo padre l'ha stuprata dai 5 ai 19 anni.



Più che Nosferatu sarebbe adatto il ruolo di un orco

La genialità di un attore quindi può essere compromessa dalla sua vita privata?
Non dico che deve avere una vita perfetta, cioè senza bere e fumare o altre cose simili, ma quando un attore o qualsiasi artista arriva a violentare una persona, lo ritenete ancora un genio?
Magari nel suo campo, ma la credibilità che avete su una persona del genere rimane la stessa o cambia? Lo sguardo con il quale guardate dei suoi lavori cambia o proprio per niente perché tanto non vi interessa?
Può darsi che qualcuno scelga di restare al di fuori, ma per quanto mi riguarda, cambia.
Magari guarderò i suoi film e lo troverò un genio però rimane il pensiero che quell'attore lì ha stuprato la sua stessa figlia.
Klaus Kinski è morto nel 1991. Sono passati poco più di 20 anni.
Alcuni si chiederanno perché sua figlia, Pola Kinski, abbia deciso di rivelare adesso questo segreto. Leggendo le interviste fatte prima di scrivere questo post, la figlia ha voluto dichiarare ciò per contrastare il parere che avevano alcuni su suo padre, difficile sì, ma geniale.
Ci saranno forse alcuni che contrasteranno questa affermazione, ma se il fatto è accaduto realmente, chi può dire che non sia la verità?
Le persone possono mostrare lati differenti della propria personalità a persone differenti. Quindi ad una persona, magari estranea, posso dimostrare un mio lato mentre in famiglia posso essere l'orco quanto voglio. E magari anche nella stessa famiglia posso mostrare un mio lato benevolo mentre a casa posso violentare chi voglio tanto il silenzio omertoso ce l'ho assicurato.
Alcuni diranno che lui è morto quindi non si può più difendere, ma, sempre se il fatto sussiste, la morte non santifica nessuno. La morte non cancella ciò che ha fatto, ha posto solo la fine.

In ogni caso voglio inserire due canzoni







L'ultima canzone parla di bambini che sono morti per delle violenze, ma alcuni sono ancora vivi e magari sono anche cresciuti divenuti adulti o quasi, ma è come se portassero la morte dentro di sé, la morte dell'infanzia però da quella morte si può rinascere. Non cancellerà quello che è stato, però può farti vivere ancora e scoprire le bellezze della vita che ti sono state negate soprattutto per non effettuare ad altri ciò che è stato fatto a te.
Giorno per giorno.


Aggiornamento 13 gennaio 2013:
Nastassia Kinski si è commossa leggendo la dichiarazione di sua sorella e ha confermato l'accusa!!!
Inoltre ho letto che in tv nel 1985 avrebbe dichiarato ciò: Qui si finisce in prigione se vai a letto con ragazze giovani. In altri Paesi le sposi


Aggiornamento 23 novembre 2013:
Ecco uno stralcio dell'intervista a Pola:




8 commenti:

  1. Per me cambia. Non che non riconosca in se' la bellezza della loro arte ma mi infastidisce che sia sporcata dal loro schufo personale. Non diro' mai che un'opera e' brutta se mi e' sempre piaciuta, solo e' come se vedessi un bel ragazzo sapendo che e' una persona schifosa.. Lo vedo sporco

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  2. Anche a me succede la stessa cosa. La sua arte può essere grandiosa, ma io la trovo sporca.

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  3. Sai qual è la cosa che più mi stupisce? Che un sacco di persone che da un punto di vista professionale hanno fatto cosa grandiose, geniali, sul piano personale siano spesso e volentieri persone contorte, deviate.
    Mi viene da pensare al famoso "genio e sregolatezza"... io non llo so. A volte, anche leggendo questo post, mi viene da pensare che è assurdo che le persone che hanno fatto le cose più grandi siano spesso le persone interiormente più devastate... e ancora non riesco a capire quale legame possa esserci tra le 2 cose, eppure forse qualche nesso c'è, sennò non esisterebbe una tale ricorrenza.
    In ogni caso, hai assolutamente ragione quando dici che la morte non santifica nessuno. Ognuno è stato quello che è stato, cose belle e cose brutte, e sono le cose che uno fa che definiscono la persona che è, e che è stato.

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  4. ho preso un giornale che parlava della genialità e lo stereotipo "genio e sregolatezza" sembra essere davvero uno stereotipo di pochi elementi rispetto alla totalità.
    C'è anche da dire che c'è sregolatezza che è più affine all'eccentricità che a queste violenze e alla morbosità.
    Una cosa interessante è sapere quanto questo si percuote nella sua arte. Si sapeva che Herzog aveva un carattere difficile, ma questo non vuol dire che sia una persona violenta.

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  5. C'è davvero troppo marcio in questo mondo: è l'unica cosa che mi viene da dire.

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  6. per me le cose rimangono separate. se vi piacciono i suoi film, io per fortuna non li conosco, non ho il fascino dei cattivi e dei violenti, il giudizio sui film non dovrebbe cambiare. come uomo rimane una merda. che merita pietà. e Pola ha parlato, chissà quante non lo fanno. la ammiro tantissimo. il suo libro è super commovente. sono assurde le persone che mettono in dubbio la veridicità. o che fanno i ragionieri sugli anni passati. di drammi di questo genere ne parli quando sei pronta. punto. chissà se Pola è stata aiutata da psic e co. o se ha fatto tutto sola! vorrei sapere come poterle scrivere

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  7. Anch'io spero che sia stata aiutata o almeno che non sia stata lasciata da sola

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Grazie per i commenti