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mercoledì 12 dicembre 2012

Riflessioni su Ruby Sparks

E così l'altro ieri io e una mia amica siamo andate a vedere Ruby Sparks.
Questo film parla di diverse cose: della creazione di un'opera, della difficoltà di realizzare un'opera ai livelli di quella precedente e dell'amore. Ve lo consiglio caldamente.
Siete pronti? Perché io adesso comincio a "parlare".




Aaah! Scappiamo finché siamo in tempo!


Allora c'era nell'Antica Grecia uno scultore che realizzò una statua somigliante a Galatea.
Era venuta talmente bene che si innamorò di quella sua opera.
Si struggeva al pensiero di saperla lì come qualcosa di completamente inanimato perché nella sua mente lei era reale. Lei era viva.
Pensava che questo desiderio non si realizzasse mai, ma non aveva considerato la lungimiranza della dea Afrodite e di suo figlio Eros.


di Laurent Pécheux, 1784



Essi diedero vita alla statua. Trasformarono il marmo in carne, un desiderio in realtà.
Lo stupore dello scultore per aver creato un'opera di tale magnificenza da sembrare reale si trasformò in stupore al vedere quella statua viva!!!


di Louis Jean François Lagrenée, 1781

 E' fatta. L'amore ha trionfato ancora una volta.


 di Jean-Lèon Jerome, 1890

Quello scultore è Pigmalione ed ha avuto il suo lieto fine.


Ne siamo proprio sicuri?!


Afrodite è la dea dell'amore e della bellezza, ma sapeva essere terribile se uno la deridesse in quanto donna (come è successo a Psiche) e in quanto dea.
Vi ricordate del giovane Narciso?


Eco e Narciso di John William Waterhouse, 1903

Il giovane respinse tutti gli amanti (anche maschili) e  si innamorò a tal punto della sua immagine che, cercando di toccarla, annegò.
Secondo voi chi è che, almeno secondo il mito, gli ha fatto guardare la sua immagine?
La nostra cara dea dell'amore che, con astuzia femminile, ha tramato la sua vendetta.
Ti interessa solo te stesso?! Tié, innamorati di te stesso fino alla morte, la tua.
(piccola nota: in alcune versioni, sembra che in realtà sia stata Nemesi, colei che riparava alle ingiustizie)


Nel caso di Pigmalione, a prima vista lei sembra essere stata più come Oooh, si è innamorato della statua che ha creato. Che tenero! Presto, trasformerò quella statua in una donna reale ma così Afrodite sembra essere un'ingenua, una che cade facilmente alle trappole degli umani ed invece si è dimostrata ancora più subdola: Ti sei innamorato della tua statua? Va bene esaudirò il tuo desiderio, ma poi non lamentarti con me se poi lei non è come te l'aspettavi.


Il punto è questo: finché un artista possiede ancora il controllo sull'opera, la può ancora gestire, ma quando lo perde quel controllo, allora nei confronti di tale opera non è più il suo creatore.
Ma te vallo a dire a tutti quelli che vogliono fare il Creatore e in questo caso l'artista e lo scienziato sono davvero simili poiché Pigmalione e il dottor Frankestein presentano molte affinità: rendere reale un loro desiderio.

Attento a quello che desideri, potrebbe avverarsi. 
Oscar Wilde

Certi sogni non potrebbero essere realizzabili, non perché sono impossibili, ma perché si devono scontrare con la realtà e sei ben accetto a questo compromesso allora va bene, ma non tutti sono ben disposti.


Ritorniamo a Pigmalione e alla "sua" Galatea. Ora lei è diventata reale quindi vorrà essere simile allo scultore. Magari Pigmalione scopre che lei oltre ad essere una persona vera, fa' anche le cose di una persona vera. E' un po' come quando ci si innamora: l'altra parte è perfetta così com'è, è una divinità in carne e ossa.
Dopotutto Pigmalione si è ispirato ad una ninfa, una nereide per essere precisi,  non a una ragazza qualsiasi, ma a una semidivinità.



Il film Ruby Sparks sembra essere il continuo del mito di Pigmalione, ciò che non ci è stato raccontato. 
L'amore non può essere un patto tra Creatore e creatura, l'amore è come un incontro tra due libertà.




P.S.: A vedere il film ci sono andata con una mia amica e c'erano anche altri due signori. Insomma, quattro gatti.

P.P.S.: Domani avrei voluto guardare Lo Hobbit, ma leggendo questa recensione in anteprima ho avuto i miei dubbi. Andrò a vedere Moonrise Kingdom.


4 commenti:

  1. direi che non ti sei fatta prendere dal blocco dello scrittore ;)

    una riflessione molto interessante e culturale.
    direi che i miei riferimenti invece sono molto più "bassi". tu hai citato oscar wilde, io al massimo la commediola 80s la donna esplosiva.. ahah :D

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  2. Allora nella prossima recensione che farai citerai anche tu Oscar Wilde. Va bene anche Kahlil Gibran e mi raccomando non dimenticare di specificare quali miti greci ci siano dietro alla storia.
    Mi raccomando, ok?
    ;D

    P.S.: Comunque non sono così snob da disdegnare il "basso" :)

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  3. Oscar Wilde ha detto un sacco di cose quantomai azzeccate, e la sua citazione che hai riportato in questo post ne è un altro esempio... Io credo che molto spesso i desideri siano così belli e così, appunto, desiderabili, proprio perchè sono tali... ma se poi quei desideri si concretizzassero, ciò avrebbe delle conseguenze, e magari sarebbero delle conseguenze cui non è facile far fronte... quindi forse è meglio che i desideri restino tali... perchè solo così mantengono intatto il loro fascino...

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  4. Già. Dipende molto da desiderio e desiderio.

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Grazie per i commenti