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domenica 23 settembre 2012

Nel mondo del teatro con Il grande sogno di Maya (parte 1°)

Adoro Il grande sogno di Maya sin dalla serie televisiva degli anni 80 (qui la sigla completa)



Ancora il teatro non era tra i miei sogni anche se da piccola mi piaceva creare delle storie, chiudermi in camera mia e interpretare tutti i personaggi cambiando a loro la voce. Allora non lo sapevo (era un gioco per me), ma avevo posto l'inizio a questa passione per il teatro.
Leggendo poi il manga Garasu no kamen (che in italiano è traducibile con La maschera di vetro) ho notato che ci sono delle vere e proprie indicazioni sul mondo del teatro quasi delle istruzioni che in me hanno fatto luce quando le ho riscontrate sul palco.
Era da tempo che volevo riportare sul blog queste citazioni e l'uscita tanto attesa (come lo è ogni volume che esce) del volume 48 mi ha riportato alla mente questa idea quindi avventuriamoci nel sogno della nostra protagonista, Maya Kitajima, attraverso le citazioni che conducono al mondo del teatro (in neretto sono segnate le citazioni che considero più importanti).
Andando avanti si fa strada la storia (infatti per farvi capire a che punto siamo, ho dovuto citare anche un po' del contesto), ma non preoccupatevi: cercherò di spoilerare il meno possibile.
Ogni personaggio sarà introdotto da un'immagine presa dal manga e per i personaggi principali mi affiderò ai disegni della stessa autrice, Suzue Miuchi
Inoltre come noterete ho inserito anche il numero della pagina (così se avete il volume lo potrete rileggere).
All'inizio volevo realizzare il post ogni 24 volumi però mi sono resa conto che era troppo da leggere. Poi li ho  divisi per 12, ma non compariva Ayumi Himekawa, che è uno dei personaggi principali. Quindi mi sono fermata dopo la comparsa del suo personaggio (nel manga compare già dal primo volume, ma la sua citazione che ho preso è molto dopo).

Bando alle ciance e via!



Ho paura che la vera protagonista sia questa maschera di vetro
e non io

Volume 1

pag.64
Chigusa Tsukikage (attrice teatrale del passato, interprete della Dea Scarlatta e insegnante di Maya):





...Non esistono ruoli belli o brutti! Tu devi interpretare al meglio la parte che viene affidata! Devi comportarti assecondando i sentimenti di quella donna, il suo carattere e il suo cuore (si riferisce al ruolo di Maya ovvero Bibi, la scema del paese)

pag.84
C.T.: (Maya le riferisce di aver "studiato" il ruolo di Bibi guardando dei comici alla tv) Maya così la tua sarà solo un'imitazione! Sei tu che devi interpretare Bibi! Finché non avrai compreso il cuore di Bibi, non potrai indossare la sua maschera!


pag.118
Yu Sakurakoji (attore teatrale, amico di Maya):




(Maya gli chiede cos'è la pantomima) E' un modo di recitare dove ci si esprime solo con i movimenti del corpo, senza parlare!

pag.166
C.T.: Sul palcoscenico dovrete saper dare l'impressione di mangiare cibo buonissimo anche da un piatto vuoto. Oppure, anche se sazie, interpretare un mendicante affamate. Non dovete trascurare i piccoli gesti.


Volume 2:

pag.7
C.T.: La tua voce non deve uscire dalla gola. Ti deve uscire dalla pancia. Devi potenziare la voce usando il diaframma! I tuoi addominali non sono allenati. Quando sali sul palcoscenico, la tua voce si deve sentire in tutto il teatro!

pag.27
M.K.: La stessa parola identifica due cose molto differenti... ame (nota: ame in giapponese è sia "pioggia" che "caramella")... La parola è la medesima, ma il significato... Il tono di una parola, l'accento... fanno la distinzione... Una piccola differenza e il significato cambia completamente... Non... non me n'ero resa conto! Finora ho usato le parole senza badarci...
pag.28 Certo! L'accento! E' l'accento! E' l'accento che le distingue! 
pag. 29 Un significato così diverso! Le stesse parole, con un piccolo accento, hanno un significato diverso! Completamente diverso...

pag.30
Sayaka Minazuki (appartenente alla Compagnia Tsukikage e amica):



Quella ragazza (si riferisce ovviamente a Maya) si è accorta delle parole. Dell'importanza che hanno le parole nel recitare . (...) Lei possiede un senso istintivo nei confronti delle parole (...) Le parole dell'insegnante sono state: "Ora calpestate un chiodo"! "Calpestate" Non ha detto: "Ora pungetevi con un chiodo"!
pag.31 Nella lezione di espressività l'insegnante non ha detto nemmeno che dovevano ridere a crepapelle! Quasi tutti hanno fatto risate a squarciagola strizzando gli occhi e piegandosi in due. Quello era il modo più facile di ridere! Ma ci sono molti modi di esprimere il riso. Per esempio, un sorriso che muove solo gli angoli della bocca. Anche quello è un modo corretto di rappresentare il riso. Quella ragazza ha obbedito alle indicazioni degli insegnanti e le ha applicate con competenza. E tutto senza fare movimenti superflui. Ha teso solo la pianta del piede.

pag.48
C.T.: Quando si recita è molto importante saper rispondere a tono alle parole del partnerLe stesse battute possono cambiare a seconda di ciò che vi dice il vostro interlocutore.

pag.85
Rei Aoki (appartenente alla Compagnia Tsukikage, amica e coinquilina):




Anche il modo di camminare descrive il carattere. (Riferendosi alle Piccole Donne) La camminata di Jo è un po' sconveniente, energica e da maschiaccio. Quella della sorella maggiore, un po' affettata. La sorella minore Amy si muove dimostrando la sua giovinezza. E poi c'è Beth... A Beth ci devi pensare tu, Maya! Leggi il copione senza fretta. Se segui i dialoghi riuscirai a immaginare i sentimenti e i movimenti di Beth. Così potrai catturare la sua immagine che ti servirà per intepretarla.

pag.109
Ishiro (insegnante della Compagnia Tsukikage): 



Per prima cosa viene lo stato d'animo. E' quello che ti fa pronunciare le battute!
pag.110 I gesti delle persone sono la prova del loro stato d'animo. Non sono causali.

pag.147
R.A.: Solo stare seduta immobile... Questo recitare senza fare niente è veramente difficile. Il ruolo impone un atteggiamento naturale, indifferente. Non bisogna assolutamente far trasparire se stessi. M...Ma è un contegno difficile da tenere col passo del tempo...

Volume 3

pag.150
M.K.: La Midori (personaggio di Take Kurabe) delle prove era una Midori manierata, ma adesso... Con una piccola differenza nel tono di voce e nello sguardo... salta fuori l'autentica vivacità di una ragazza della città bassa
pag. 152 Cambiando il tono delle battute, il carattere di Midori prende sfumature diverse! I movimenti! Certo. Anche per i movimenti è la stessa cosa! Cambiandoli un po', il carattere varia...! Costruirò il personaggio...!
pag. 153 Presa dall'immedesimarmi in Midori, mi ero dimenticata di impegnarmi a costruire il personaggio.



Maya Kitajima in Midori di Take Kurabe




Volume 5

pag.155
M.K.: Ofelia cambia parecchio a seconda dell'interprete.
R.A.: Eh, già. Il ruolo è lo stesso, ma prende sfumature diverse a seconda della persona. Ognuna dà corpo alla propria Ofelia.

pag.157
C.T.: Maya! Pensi che Ofelia, pazza, abbia un'andatura così ferma?!
pag.158 Se anche ti esprimi al meglio con le parole, con il viso, con il busto... se trascuri le gambe non serve a niente!

pag.161
C.T.: Rei! Fai troppi movimenti inutili! Maya! Non mangiarti la fine delle parole!

Volume 6

pag.39
Utako Himekawa (attrice teatrale e madre di Ayumi Himekawa)




Ayumi, io so che hai talento! Ma solo il talento non basta. Ci vuole esperienza! Io faccio l'attrice da vent'anni, ho interpretato molti ruoli! E' l'esperienza accumulata che rende capaci di affrontare nuovi ruoli, ruoli difficili!

pag.122
Kikuko Harada (attrice teatrale del passato e direttrice di un teatro)


Anche una piccola parte deve essere presa sul serio! Sul serio! (in risposta alla ragazza che protesta) Cosa significa una parte come questa?! Cosa pensi che sia il teatro?! Anche un ruolo marginale è prezioso! Se non sei in grado di interpretare una parte secondaria, come credi di poterne affrontare una di rilievo?!

pag.130 
K.H.: Recitare in teatro è come combattere, può succedere di tutto. Per reagire mantenendo la calma e proseguire lo spettacolo, ci vuole coraggio e abilità...

pag.162 
K.H.: Il pubblico cambia completamente a seconda del teatro e del tipo di spettacolo. La stessa recitazione  ottiene reazioni diverse, pensaci... Bambini, giovani, adulti, persone di mezz'età e anziani.

Volume 8

pag.185
M.K.: Il teatro non è al servizio di uno solo! Bisogna anche armonizzarsi con gli altri! Finora ho recitato da sola?!

Volume 9

pag.7
Fukai del teatro Orion: Qua ci sono soprattutto persone che hanno a che fare con la nostra compagnia, nostri amici, nostri amici oppure membri di altre compagnie che hanno interesse a vederci recitare. C'è qualche fan che ha acquistato i biglietti in prevendita. In altre parole, si tratta di persone di parte. Non di un pubblico spinto dalla curiosità e dal desiderio di evasione. (in risposta a una che gli dice "Il pubblico è sempre il pubblico") Non ti rendi conto che il grande pubblico è infinitamente più numeroso di un pubblico selezionato?! Conta molto di più attirare un pubblico che cerca  divertimento, svago e emozioni!
pag.8 Se fossimo capaci di questo, la gente tornerebbe a vederci chissà quante volte! Tornando ancora il quel teatro sotterraneo, gli spettatori sanno di ritrovare interesse, divertimento, emozioni. Il teatro commerciale deve richiamare il grande pubblico!


Maya la bambola


pag.37
C.T.: (Maya s'è "tolta" la maschera della bambola piangendo durante uno spettacolo) Qualunque cosa accada, un attore non deve mai togliersi la maschera sul palcoscenico! Maya, non hai la proprietà esclusiva della commedia! Togliendoti la maschera, sei stata sul punto di rovinare l'ultima importante replica di questo spettacolo! La parte deve venire prima di tutto. Uno spettacolo è come un castello che poggia su delle pietre rappresentate da altrettanti ruoli, compresi quelli secondari. Se viene a mancare una sola pietra, il castello crolla.

pag.39
R.A.: Noi recitiamo indossando una maschera fragile come vetro. Possiamo immedesimarci totalmente in un personaggio, renderlo nel modo migliore, ma un imprevisto qualsiasi può mandare in frantumi la nostra maschera e svelare immediatamente la realtà. Si tratta di una cosa instabile, non trovi?! Credo che... l'abilità di un attore sia data dalla sua capacità di mantenersi addosso questa maschera di vetro.

Volume 11

pag.26
Emi Kanaya (attrice teatrale e aspirante al ruolo di Helen Keller di Anna dei Miracoli)


Sono stata sconfitta! Io sono stata sconfitta! Con  tutto il lavoro di documentazione che ho fatto su Helen... lo studio meticoloso sull'interpretazione! Non ho trascurato niente! Tranne che i sentimenti di Helen! Solo quelli non ho calcolato! Non ho dimenticato me stessa... Non ho indossato la maschera di Helen

pag.48
Masumi Hayami (presidente della Daito Art Production e ammiratore delle rose)



(A Maya) Nel mondo dello spettacolo la gentilezza e le buone maniere sono più importanti della bravura! Per quanto talento uno abbia, se una persona è malvista non trova spazio in questo mondo. Non mi importa se non le piaccio, ma veda di controllare i suoi sentimenti personali . Tratti con civiltà le persone che la circondano! Ha capito?! Se non è in grado di farlo, questo mondo non fa per lei!

Volume 12

pag.75
C.T.: (guardando lo spettacolo Anna dei miracoli con Maya nella parte di Helen Keller) Tensione e distensione... E' creandole che un attore calamita l'attenzione del pubblico!



Le due Helen Keller (sopra Ayumi, sotto Maya) 
con Anna interpretata da Utako Himekawa


pag.174
M.H.: (sempre a Maya) Non dia retta a tutto quello che le dicono. Quelli erano dei talent scout senza scrupoli di una società artistica di terz'ordine. E comunque non sarebbe stata una commedia importante. Se avesse accettato, si sarebbe squalificata.
pag.175 Se si fosse fatta coinvolgere, anche lei sarebbe stata giudicata un'interprete di terz'ordine! Se lo ricordi se vuole diventare una grande attrice.


Volume 13

pag.36
Hotta (capocomico della compagnia Unicorno):



E' indubbio che sia nata una stella e gli attori sono gente piuttosto narcisista. Anche se negano a parole, normalmente sono invidiosi del successo altrui.


pag.71

regista (?) del teleromanzo Lo splendore del cielo dove partecipa Maya:
Lo sai perché, di norma, nelle scuole di recitazione si insegna la danza? Non si tratta soltanto di ballare, ma di abituare il corpo a ricordare i movimenti e a muoversi con armonia. Quando si recita indossando il kimono, c'è una differenza abissale tra chi ha praticato la danza giapponese e chi no. Tu maneggi la naginata (piccola nota: arma inastata giapponese) come un bastone e non solo quando ti batti. Anche quando ti cammini, ti fermi o ti volti, il tuo modo di muoversi è troppo rigido. Sei tesa e manchi di ritmo.


Maya Kitajima ne Lo splendore del cielo



pag.95

U.H.: Allora? Come ti sembra recitare in tv? (...) E' molto diverso che in teatro, non è vero? Le prove, le riprese... Non si recita seguendo il filo degli avvenimenti ma per singole scene. Gli attori abituati a recitare in teatro possono esserne disorientati! Mettiamo per esempio che nella prima puntata sia prevista una scena in un parco! Una volta allestito il set, lo si usa in modo da sfruttarlo il più possibile. Se oltre che nella prima puntata sono previste delle scene nel parco anche nella seconda e nella terza per evitare perdite di tempo le si riprendono una dopo l'altra anche se non si rispetta l'ordine cronologico della storia!
pag.96 Perciò può succedere che dopo la scena di un piacevole appuntamento al parco tra innamorati si giri quella della loro separazione. Si può dover recitare passando immediatamente dal riso alle lacrime... Poi, in fase di montaggio, tutto verrà messo in ordine! Recitare in televisione significa recitare a brevi spezzoni. Per fare una puntata di un'ora e mezza, possono volerci cinque ore di riprese! Anche se, ultimamente, i tempi si sono velocizzati e non si arriva a tanto.


pag.126

M.K.: Non mi sono ancora abituata a recitare in televisione... Non ci si muove come sul palcoscenico e nei primi piani non si devono fare espressioni esagerate... E' diverso anche il modo di parlare... E poi ci si deve fermare sul più bello...

pag.139
Shigeru Satomi (attore teatrale e primo ragazzo di Maya)


(Maya è preoccupata di quello che dice la stampa) Sai, tempo fa interpretai l'Amleto in un saggio della mia compagnia. Fu un grosso fiasco, e sai perché?!
pag.140 Prima che lo spettacolo iniziasse, sentii che in platea c'era un regista televisivo che cercava il protagonista per un programma. Finii per essere troppo agitato dall'ansia di strafare. Da allora capii che, per recitare bene, è meglio non pensare che ti stanno guardando! Perciò non badare a chi ti sta intorno, ma interpreta Satoko facendo del tuo meglio!

Volume 16

pag.170
Ayumi Himekawa (attrice teatrale e rivale di Maya per il ruolo della Dea Scarlatta)


Anche se il suo (si riferisce a Norie Otobe, attrice che ha complottato contro Maya per rubarle il ruolo) modo di recitare è identico a quello di Maya Kitajima non esprime tutta l'originalità di Satoko! La sua Satoko resta solo in superficie! Interpretare un personaggio non deve essere soltanto imitazione! Bisogna metterci se stessi... Il proprio carattere serve a interpretare il carattere di un'altra persona. E' questo il fascino di un attore! Non basta essere bravi a recitare. Per un attore anche l'esperienza di vita è importante!
pag.171 Finché Norie Otobe la imiterà non riuscirà assolutamente a distinguersi! Dovrebbe interpretare la sua Satoko. Ora sarà al centro dell'attenzione  ma tra non molto finirà per stancare i telespettatori!


pag.187

A.H.: (deve interpretare la vampira Camilla, ispirata alla figura di Carmilla, nello spettacolo assieme a Norie Otobe e vuole interpretarla diversamente dal canone) Ne Il mercante di Venezia di Shakespeare c'è il personaggio di un usuraio ebreo chiamato Shylock! Era talmente crudele da tagliare brandelli di carne a coloro che non pagavano i debiti! Un tempo gli attori si sforzavano di interpretare questo personaggio mostrandone la perfidia! Ma un noto regista lo trasformò in un personaggio tragico. seguì la sceneggiatura fedelmente, ma stravolse la messa in scena e l'interpretazione del personaggio dando vita a uno Shylock del tutto diverso, patetico!
pag.188 Guardando quella commedia, il pubblico versò lacrime di compassione per Shylock! Nonostante fosse così crudele, da ferire i debitori insolventi, fu un lavoro eccellente! Fedele al copione, ma capace di trasformare un personaggio cattivo in un personaggio tragico, solo grazie al modo di recitare...! Anch'io ho intenzione di creare una mia vampira.



Come vi è parso questo assaggio? Più avanti posterò il seguito.

Qui la seconda parte


Aggiornamento 24 settembre 2012:
Ho cambiato il titolo perché c'era la parola "lezione" che alla fine non mi piaceva tanto. Credo che così vada meglio.

Aggiornamento 3 ottobre 2012:
Aggiunte nuove immagini sempre prese da Google.

Aggiornamento 29 gennaio 2014:
finalmente la terza e ultima parte!!!! Clicca qui

2 commenti:

  1. Davvero delle belle citazioni! Io ho sempre ammirato molto chi sa fare teatro, mi sembra una cosa meravigliosa! Io per ora mi accontento degli spettacoli che faccio per i bambini, ma sono cose molto diverse, più spontanee e meno tecniche. Se ti può consolare però anch'io da bambina raccontavo storie interpretando con le voci tutti i personaggi... solo che io non ho ancora smesso!

    Leggerò con gioia il prossimo post di questa serie per imparare ancora qualcosa sul teatro.

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  2. Ma anch'io invento delle storie e le interpreto ancora adesso. Questo gioco è molto importante per me.

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Grazie per i commenti