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martedì 21 agosto 2012

R.I.P Sergio Toppi




Ecco a volte cosa può succedere: che inizi ad apprezzare un autore nel momento stesso in cui muore perché vedi il suo nome, vedi le sue opere e allora ti dici: "Cavolo, ma come fa?"
E' il caso di Sergio Toppi morto oggi e tu lo scopri perché hai letto il suo nome nella lista dei blog che segui ovvero qui e qui.
E tu ti penti di non averlo conosciuto prima, ti penti che sia stato "necessario" la morte dell'artista per vedere le sue opere che rimarranno per sempre, ma intanto il suo autore è morto.
E tu intanto ti guardi e riguardi le sue illustrazioni per cercare di studiare ogni passaggio di colore, ogni accostamento e intanto ti dici: "Mannaggia."


































Mannaggia davvero!!!



Per vedere altre sue opere clicca qui



Aggiornamento 23 agosto 2012:

Scuola di Fumetto ha realizzato un post dove sono inseriti dei suoi schizzi al telefono. Clicca qui


6 commenti:

  1. per una artista così rimangono le sue opere fortunatamente.

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  2. Fortunatamente davvero. E' una -magra- consolazione però c'è anche una base di tristezza in questo: scoprire un autore solo dopo che è morto.
    Ovviamente non posso farci niente (non posso mica tornare indietro) e alla fine le sue opere sono una testimonianza quindi sì per fortuna che ci sono perché quello che posso fare è rimirarle e "sentirle".

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  3. Anche l'america, che non ci invidia quasi nulla, ci invidiava Toppi, il quale ha influenzato i disegnatori più disparati. Un genio, come oggi non ne fanno assolutamente più. Anzi, a dire il vero una di quelle personalità artistiche così personali che nessuno al momento ha il coraggio di imitare, preferendo rimanere "popolari" e piacere a tutti. Un saluto.

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  4. Beh l'America ci invidia delle personalità. Poche, ma essenziali. Per esempio il cinema italiano degli anni lontani oppure ancora il recentemente scomparso Carlo Rambaldi.
    Quelli che tu dici alla fine non so se si possono chiamare artisti. Per quanto mi riguarda sono stregata e cercherò di "rubare" il più possibile come diceva Picasso.

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  5. Buon viaggio nel mondo di Sergio Toppi. Non avrai a che pentirtene.
    LA consolazione è che nonostante ci invidino Toppi, non potranno copiarlo. E che fosse importante è vero: la notizia della sua morte è uscita anche nei siti americani di news sui fumetti.
    Ognuno è l'artista che vuol essere, e ha conseguentemente il pubblico che si merita. Peccato che a volte - per non dire spesso - la bravura si inversamente proporzionale alla popolarità...

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  6. Sull'ultima frase hai perfettamente ragione però quanti alla fine hanno barattato la loro arte per una posizione economica più redditizia?
    Non dico che bisogna essere poveri in canna, ma prima o poi arriva il dilemma

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Grazie per i commenti