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domenica 29 luglio 2012

Cinema in 5 tracce Ravenna2019



Qualche settimana fa trovo su Youtube un video (ora non più disponibile)


E così vengo a conoscenza di questa iniziativa.
In pratica si tratta di associare le 5 tracce di Ravenna2019 a 5 film occupando Piazza del Popolo, la piazza principale.

Per me è un'occasione di vedere film (tranne Avatar) che non avevo mai visto.
In più la visione è completamente gratuita e gli effetti collaterali sono iniziative legate a quel film.



Lunedì 23 luglio 2012:

Incontri ravvicinati del terzo tipo (Steven Spielberg, 1977) per Di soglia in soglia




Questa traccia rappresenta l'altro come un altro se stesso e allora è stato scelto questo film poiché gli alieni non vengono rappresentati come invasori.

La scena dell'apprendimento, della comunicazione attraverso la musica credo che più o meno tutti la conoscano:




Però prima c'è tutto un processo per arrivare a questa scena che precede di poco la fine. Devo dire che alcune scene, prese da sé, per esempio la scena che precede il rapimento del bambino, potrebbero essere adatte per un film dell'orrore. Sentivo dei bambini piangere e uno si chiede davvero "Chi sono questi? Da dove vengono? Che cosa vogliono da noi?", le domande che spesso gli antichi si ponevano riguardo a loro.
La parola "alieno" significa estraneo, appartenente ad altri, avverso e anche noi, in un certo senso, siamo degli alieni e sentiamo alieni gli altri.
La musica rappresenta poi un linguaggio universale e anche nel senso letterale visto che esiste una musica proveniente dal cosmo. Attraverso la musica, possiamo decodificare le nostre intenzioni. La musica accompagna la nostra vita e noi medesimi.



musica realizzata dai Vangelis non trasmessa poi nel documentario di Carl Sagan


Martedì 24 luglio 2012:

Il grande dittatore (Chaplin, 1940) per La danza dei contrari




Film che non ho visto per via di un impegno. Film che prima o poi lo vedrò. Film che si fa ricordare:



Di solito i contrari vengono pensati come forze in combattimento perenne, forze che non possono vivere assieme eppure possono creare una danza, un girare vorticoso insieme. Se poi queste forze si uniscono o rimangono autonome non si sa, ma intanto godiamoci la danza.

E' la danza della vita.


 Universal Dance, musica di Roberto Cacciapaglia



Mercoledì 25 luglio 2012:

Moby Dick (John Houston, 1956) per Verso il mare aperto




Colui che parla prima del film riprende un discorso iniziale del ragazzo che si arruola "Prendete un sentiero che vi piace e questo nove volte su dieci vi condurrà all'acqua."
Ravenna non dimentica di essere stata una città di porto, una delle più importanti nell'antichità. Anzi, forse è l'ora di riscoprire questo legame ancestrale con l'acqua. Inoltre era attraverso l'acqua che si trovava la via per Bisanzio. Ora, chissà con quante "Bisanzio" potremmo avere contatti.




Cavolo, che film! Un film davvero epico che in alcune sequenze mi ricorda il western e verso la fine mi fa venire in mente un'opera teatrale. Quei discorsi recitati in maniera non pomposa, quei monologhi, quei soliloqui, la lotta di un uomo che "sputa" su Dio circondato da uomini (tranne uno) che lo ammirano per il suo coraggio, la figura di Achab così dignitosa, ma nello stesso tempo cupa... Ebbene, mi ricordano un dramma di Shakespeare.
Finisco, con questo film, lasciandovi con una canzone delle mie preferite di quel cd che è Marinai, profeti e balene di Vinicio Capossela ovvero I fuochi fatui. Ascoltatela a volume alto e vi sembrerà di essere in quel mare aperto completamente aperto da essere quasi infinito.



Giovedì 26 luglio 2012:

Up (Pete Docter/Bob Peterson, 2009) per Immaginare l'immaginario




La piazza era bellissima. Attaccati ai lampioni c'erano palloncini, tanti palloncini di ogni colore. Poi in fondo alla piazza, dalla parte opposta dello schermo c'erano iniziative per i bambini che però attiravano bambini di tutte le età.
Io, come (quasi) sempre, ero in prima fila e i bambini circondavano la piazza: seduti sulle seggiole e per terra.
Quel signore che parlava all'inizio del film (perdonatemi, ma non mi ricordo come si chiama) stavolta si rivolge ai bambini ricordando la necessità di immaginare, importante sia per i bambini piccoli sia per quelli che ormai hanno superato una certa età, in pratica dai 0-100 anni e oltre, guidati dalla curiosità e dallo spirito di avventura



Quanto ho pianto con questo film, dal ridere e dalla commozione. Inoltre devo dire che la Pixar, quando si tratta di scene senza parole, supera se stessa e molti film parlati. Ha una capacità di sintesi senza tralasciare le cose più importanti e senza dilungarsi troppo che molti film (anche quelli in carne e ossa) dovrebbero imparare. Per esempio, i primi minuti di WALL-E, quelli prima dell'arrivo di Eve, valgono da soli il film.

E  visto che qui parliamo di bambini (e anche del bambino interiore) e dell'immaginario desidero chiudere questo film con questa canzone dell'immenso Gaber:





(Le immagini che accompagnano la canzone provengono dal film I 400 colpi di François Truffaut, 1959)

E ricordate una cosa molto importante... 


Scoiattolo!


Venerdì 27 luglio 2012:

Avatar (James Cameron, 2009) per Trasformo, dunque siamo



Questo film l'ho già visto, mi è piaciuto ed ecco qui cosa ne penso. Visto che è venerdì e che a Ravenna i negozi sono aperti fino a tardi e ci sono i mercatini, ho voluto fare un giro con alcuni miei amici e sono passata anche per Piazza del Popolo. Nonostante sia un film che più o meno l'hanno visto quasi tutti, che non aveva il 3D e che venerdì c'era l'apertura delle Olimpiadi (!), la piazza era gremita di persone anche sedute per terra e nelle panchine.




Il "trasformo dunque siamo" parafrasando Cartesio vuole esprimere la volontà di cambiamento non solo di noi in persona, ma anche di quelle che ci circondano.
Alcuni forse contesteranno la scelta di un film blockbuster come questo eppure se gli togliamo quella patina di mainstream, c'è qualcosa che rimane: la volontà di cercare un luogo dove non solo lo sentiamo come nostro, ma anzi sentiamo che siamo noi ad appartenere a quel luogo.
Quindi la trasformazione non riguarda solo noi stessi, ma anche il luogo.
Pandora rappresenta un luogo non luogo dove molti, tra i quali io, desiderebbero vivere. Ora è tempo di trasformare quel luogo mentale in qualcosa di reale e non parlo del 3D.



canzone: Ebudae di Enya

Ah, giusto per la cronaca Avatar ha anche una firma ravennate ovvero Giuseppe Tagliavini, uno di quelli che s'è occupato degli effetti speciali quindi premio Oscar. Lui era un allievo dell'Accademia delle Belle Arti di Ravenna.



E con Avatar si è conclusa questa iniziativa lodevole a parer mio e non solo. Come ha detto un ragazzo che conosco, spero che questa iniziativa continui nelle estati successive e magari per un mese intero. Migliorerei le sedie che sono scomode e avrei una cosa da dire ai miei concittadini ravennati, ma immagino che non riguarda solo loro. So di essere seccante, ma le bottigliette di plastica, tutta la varia roba buttatela! Non lasciatela per terra. La regola, o meglio il buonsenso, del Lascia pulito come tu lo vorresti ritrovare è qualcosa di troppo complicato da mettere in testa? E non è qualcosa che va in vacanza solo d'estate, ma per tutti i 12 mesi dell'anno, 7 giorni su 7, 24 ore su 24 (o quasi perché immagino che se dormiamo almeno non stiamo lì a sporcare).


A parte la polemica (più che giusta) della pulizia, direi che questi film puntano molto sull'altro anche perché non possiamo esserci noi se non c'è neanche l'altro.


P.S.: Ho dato la mia disponibilità a Ravenna2019 di parlare delle iniziative che riguardano la candidatura di Ravenna Capitale della Cultura 2019 quindi, volenti o no, aspettatevi altri post simili.
Buahahahahahahhaha!!!

5 commenti:

  1. Complimenti, questo post è travolgente! Bella davvero anche l'iniziativa della tua città, se poi la città era affollata anche la sera dell' inaugurazione delle Olimpiadi è evidente che quando ci sono iniziative culturali ed artistiche così belle, le persone rispondono. Mi pare di capire che anche te sei una fan di Capossela? I fuochi fatui mi ricorda anche l'altra sua canzone S.S. dei naufragati che quando l'ascolto me la immagino su un palco tipo musical. Fa anche a te questo effetto?

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  2. Sono andata a sentire la canzone perché al momento non l'avevo in mente. In effetti ha qualcosa del musical, ma in quei momenti quando tutto sta per sfumare e magari c'è lì una persona solitaria che urla il suo dolore.
    Non posso dire di conoscere appieno le canzoni di Capossela, ma sono rimasta colpita (o meglio folgorata) dal cd che dicevo.

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  3. Queste iniziative estive sono lodevoli, le apprezzo sempre molto. Bacio... Ottime la tue descrizioni.

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  4. Deve essere stata proprio una bella rassegna!

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  5. @ Eva: Non dimentichiamo che è stata realizzata per la candidatura di Ravenna Capitale della Cultura 2019. E, come ho detto, spero che anche nelle prossime estati quest'iniziativa si ripeta così com'è.

    @ Romina Tamerici: già. verrebbe voglia di essere ancora là

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Grazie per i commenti