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lunedì 21 novembre 2011

Pina 3D

Finalmente sono riuscita a vedere il film Pina di Wim Wenders.
Anche se non era in 3D non importava perchè le immagini arrivavano comunque.



Scrivendo il post per il secondo anniversario della morte di Pina Bausch (clicca qui) ho scoperto per caso dell'esistenza di questo film.
Wim Wenders pensava da tempo di realizzare un film su Pina Bausch e ciò è sembrato possibile grazie al 3D che, caso più unico che raro, non è utilizzato per un film di cassetta.
Ma Pina Bausch è morta il 30 giugno 2009 all'improvviso e alla fine come successe con Parnassus-l'uomo che voleva ingannare il diavolo di Terry Gilliam, si decise di andare avanti.
Quello che doveva diventare un film realizzato insieme è diventato un suo memoriale.
Così nel film ci sono anche le testimonianze dei suoi danzatori. con le loro stesse voci sottotitolate.



Ognuno ricorda la sua Pina, la sua esperienza con lei, come è stato averla come coreografa e anche se i danzatori sono di diverse nazionalità, tra i quali un'italiana, si può capire come il modo col quale hanno percepito Pina è sempre lo stesso: una Pina intensa, penetrante e gentile.



Questo film fa parte della categoria documentario eppure è molto di più, questo film mostra.
Io lo ritengo un autentico film visionario: abbandonata nel piacere della danza, mi lascio travolgere da quei corpi, da quell'intensità, dalla tensione e distensione che c'è in ogni passo, in ogni gesto.
Non è solo danza, ma anche teatro: i luoghi non usuali per delle rappresentazioni di ballo lasciano spazio a storie di umana comprensione.
L'attenzione per i colori, per il loro accostamento e quello per le luci fa il resto.
Penso che anche chi non è appassionato di danza può lasciarsi incantare da questi movimenti perché sono reali, odierni anche se esaltati.



Balliamo, balliamo. Altrimenti siamo perduti.
Questa frase di Pina Bausch viene ripetuta continuamente eppure loro nella danza si perdono, ma non perdono il contatto con la vita.
Questo film è uno straordinario omaggio alla vita con tutti i suoi molteplici aspetti.



Quello che Pina ha lasciato, quello che Pina è stata ce l'abbiamo di fronte agli occhi e di questo dobbiamo solo ringraziarla. 


Aggiornamento 28 febbraio 2012:
Pina è stato candidato come miglior documentario agli Academy Award, ma non ha vinto.


4 commenti:

  1. Allora aspetterò la tua recensione.

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  2. Ho visto il film ieri sera, in 3D...sono tornata a casa frastornata da tanta bellezza! Colori suoni luci movimenti espressioni dei volti e dei corpi dei danzatori, suggestioni e invenzioni, sperimentazioni basate su una solida preparazione classica e sul rispetto della singola individualità. Mi ha colpito la frase di uno dei danzatori: "Pina è una pittrice, ci usa come colori sulla tela"....ecco, mi sembra la frase appropriata per definire l'arte di Pina. L'effetto 3D coinvolge a tal punto che mi son sentita presente e partecipe alla sua tavolozza, nonostante il mio corpo statico e la mia incapacità nella danza. Splendido film, un atto d'amore di Wenders.

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  3. Purtroppo come ho scritto, la versione che ho visto non era in 3D, ma questo non vuol dire che io non mi sia sentita coinvolta: la forza del film è enorme.
    Io sono rimasta colpita dalla frase che Pina vede anche quando ha gli occhi chiusi.

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Grazie per i commenti