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domenica 7 agosto 2011

Fur - un ritratto immaginario di Diane Arbus




Già il sottotitolo e l'avvertimento che precede il film ci avvertono: questo film non racconta la vera storia di Diane Arbus, ma prova a immaginare appunto come questa fotografa si è avvicinata al mondo dei freaks, ovvero i suoi soggetti prediletti.
Considerato che molti film biografici hanno diverse incongruenze con la reale vita del soggetto, questo non mi ha fermato più di tanto a vedere il film, ma ho provato a vedere come se quello che è raccontato sia vero.



Diane Arbus e Allan Arbus, suo marito




Vediamo la futura fotografa, interpretata da Nicole Kidman, fare da assistente a suo marito Allan Arbus anche lui fotografo, ma di moda. Già questo fatto e anche il provenire da una famiglia ricca (lei è nata come Diane Nemerov) fanno di Diane una donna timorosa di sbagliare. In realtà è una donna con un irrequietudine trattenuta e non svelata, con una lacerazione interna che aspetta di essere mostrata.
Sarà grazie all'incontro di un misterioso vicino, interpretato da Robert Downey Jr., che la porterà a scoprire questa devozione verso i "mostri".




Il film dovrebbe essere suddiviso in due parti: il prima e il dopo l'incontro col vicino e infatti nella prima parte la vediamo quasi reclusa in una gabbia che la porta ad avere un timore verso l'esterno. Ogni tanto però la natura di Diane Arbus si rivela con delle immagini che sembrano essere dei segnali per il futuro, oggetti comuni e nascosti come dei tubi che le "suggeriscono" dei messaggi.
Poi arriva l'incontro col vicino e già qualcosa comincia a frantumarsi nel mondo perfetto di Diane Arbus e lei, come una novella Alice del Paese delle Meraviglie, s'avventura in questo mondo sconosciuto accompagnata dal vicino.
Ecco in questa parte piano piano ci dovrebbe essere un cambio di atmosfera eppure se all'inizio ci sta questo sguardo "freddo" e "perfetto", verso la fine del film stona. Infatti sarebbe stato meglio se si fosse "sporcato".
La ricerca degli ambienti e dei costumi è davvero molto buona, ma da soli non contribuiscono a realizzare l'atmosfera del film.
Insomma, lo trovo un film realizzato a metà, partito con una buona premessa, ma che poi si è fermato.




Se davvero volete conoscere la vera Diane Arbus eccovi questo documentario











Ed eccovi invece la foto di Diane Arbus che ha cambiato l'immaginario di un'epoca:




Due gemelle praticamente identiche con lo stesso vestito e stessa pettinatura, ma con l'espressione opposta.
Questa fotografia ha talmente colpito Stanley Kubrick, suo amico e che iniziò la sua carriera come fotografo, da volerla replicare nella celebre scena di Shining:




Non solo questa scena è un omaggio a lei, ma rappresenta un'ossessione. Infatti la scena in cui si vede la morta suicida in vasca, quasi decomposta è un richiamo a Diane Arbus: è proprio in questo stato che è stata trovata con le piaghe verdi della decomposizione. Si suicidò in seguito a una grave depressione: il successo l'ha distrutta, le continue richieste l'avevano devastata e sembra che abbia perso la passione per la fotografia. 
(fonte: Wikipedia)



La vera Diane Arbus fotografata da Allan Arbus


Molte persone vivono nel timore che possano subire qualche esperienza traumatica. I freaks sono nati con il loro trauma. Hanno già superato il loro test, nella vita. Sono degli aristocratici.
(Diane Arbus)

3 commenti:

  1. vedrò sicuramente questo filme e grazie a questo post sarò "preparata". grazie

    http://nonsidicepiacere.blogspot.com

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  2. @ Queen B: Da parte mia il film aveva un buon inizio e la fine poteva essere buona se c'era un cambio di atmosfera, ma naturalmente parlo per gusto personale.

    @ Non si dice piacere: Bene, poi fammi sapere. Ok?

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Grazie per i commenti