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domenica 21 agosto 2011

Afrodite Anadiomene

Afrodite ha con sé molti appellativi e uno di questi è appunto Anadiomene ovvero l'emergente. Questo appellativo si riferisce quando Venere esce emergendo dalle acque.
La sua nascita è dovuta a un fatto particolare: Crono evirò il padre Urano e gettò i testicoli in cielo. Questi caddero nelle acque vicino a Cipro e produssero schiuma (Afros=schiuma). Da questa schiuma nacque Afrodite.
Così Esiodo racconta la nascita di Venere nella sua Teogonia:

E le vergogne, cosí come pria le recise col ferro,
dal continente via le scagliò nell'ondísono mare.
Cosí per lungo tempo nel pelago errarono; e intorno
all'immortale carne sorgea bianca schiuma; e nutrita
una fanciulla ne fu, che prima ai santissimi giunse
uomini di Citèra. Di Cipro indi all'isola giunse.
E qui dal mare uscí la Dea veneranda, la bella;
ed erba sotto i piedi suoi morbidi crebbe; e Afrodite
la chiamano gli Dei, la chia mano gli uomini: ch'ella
fu dalla spuma nutrita: Ciprigna anche è detta, da Cipro
ov'ella anche approdò: Citerèa perché giacque a Citera;
e genïale perché dalle membra balzò genitali.
Compagno Amor le fu, la seguí Desiderio leggiadro,
quando ella prima nacque, dei Numi avanzò fra l'accolta.
Tal da principio onore possiede, tal sorte prescelta
a lei fu tra le genti mortali e fra i Numi immortali:
i virginali colloquî d'amore, ed il riso e gl'inganni,
ed il soave sollazzo, coi baci piú dolci del miele.
E il padre, Uràno grande, chiamava Titani i suoi figli
ch'ei generò: distinti li volle d'un nome d'oltraggio,
perché, ligi ad empiezza, compiuto un immane misfatto
avevano essi; e il fio dovrebbero un giorno pagarne.


Credo che tutti voi conosciate il dipinto del 1484 La Nascita di Venere di Sandro Botticelli



ma ce ne sono ben altri.


Venere Anadiomene (affresco pompeiano)


Venere di Henri Pierre Picou


La nascita di Venere di Odilon Redon



La nascita di Venere di Henry Courtney Selous, 1852


Nascita di Venere di Henri Pierre Picou


Venere nella conchiglia di Giuseppe Bezzuoli


Afrodite Anadiomene, terracotta, 1 secolo a.C


Venere Anadiomene di Tiziano, 1525


Venere Anadiomene di Théodore Chassériau, 1838



Venere nella conchiglia di Carlo Finelli


di Friedrich von Amerling



Venere Anadiomene di Antonio Maria Esquivel, 1838



La nascita di Venere di William-Adolphe Bouguereau, 1879


La nascita di Venere di Odilon Redon, 1912


Nascita di Venere III di Max Slevogt, 1926


Ho preferito inserire i quadri che avevano con sé la conchiglia, uno dei suoi simboli iconografici.
La conchiglia è il corrispettivo acquatico dell'uovo (qui il post dedicato all'uovo) soprattutto quella perlifera: come l'uovo accoglie e fa nascere il pulcino così l'ostrica accoglie e fa "nascere" la perla.
E come è successo con l'uovo, anche la conchiglia è diventata un simbolo della Vergine Maria soprattutto come parte integrante dell'architettura
 


Pala di Brera di Piero della Francesca, 1472


Altare di San Giorgio di Cosme Turà, 1474

Come ho detto per quanto riguarda l'uovo, la Vergine Maria rappresenta un lato della Grande Madre e Venere ne rappresenta una parte ben consistente


Qui potete leggere della simbologia delle conchiglie e della perla nelle altre culture



Curiosità:

Per quanto riguarda la nascita di Afrodite, quello raccontato è il più noto, ma ci sono altri miti. Nell'Iliade viene considerata figlia di Dione (dione= corrispettivo femminile di dios), equivalente di Gea, la Madre Terra. In altri è figlia di Talassa, divinità marina (Thalassa=mare) e personificazione del Mar Mediterraneo. Fu fecondata dai testicoli tagliati di Urano. In un altro è figlia di Poseidone. Le ultime due origini sono di poca importanza però sono interessanti perché fanno significare che Afrodite è una divinità marina. (fonte: wikipedia)

Sembra che il dipinto La Nascita di Venere di Sandro Botticelli sia stato realizzato per contrastare gli effetti di Marte (gli impulsi aggressivi) e quelli di Saturno (la malinconia) sul giovane Pierfrancesco de' Medici, suo mecenate, grazie all'influsso di Venere. Seondo poi la dottrina estetica di Marsilio Ficino, il dipinto è stato interpretato come un talismano astrale ideato per favorire la virtù del giusto mezzo nell'animo del destinatario. (fonte: Dizionari dell'Arte Astrologia, magia, alchimia ed. Electa, pag. 197)


Aggiornamento 22 marzo 2013:
Per alcune considerazioni sul quadro di Botticelli (e anche su quello della Primavera) vai qui

Aggiornato e Modificato

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