Pagine

martedì 8 febbraio 2011

Incontro su Leo de Berardinis



Quanti di voi hanno sentito parlare di Leo de Berardinis?
Sarò onesta: io non l'avevo mai sentito parlare prima dell'annuncio della sua morte avvenuta nel 2008.
Conoscevo il suo compagno di molti lavori ovvero Carmelo Bene che trovava nei mass-media il miglior palco per il personaggio Bene, ma Leo è sempre stato più silenzioso, più essenziale rispetto al barocco Carmelo Bene.
Nel 1968 il ventottenne Leo e il trentenne Carmelo realizzano un "Don Chisciotte" pensato originariamente per far riunire i fratelli De Filippo. Alla fine colpivano per la loro strafottenza e la loro sicurezza
Oltre a Carmelo Bene, bisogna anche ricordare Perla Peragalo, compagna di tante improvvisazioni e spettacoli.
Non solo attore di razza, ma anche autore, regista, abile compositore e maestro di luci: tutto stava nella creazione dell'opera. A lui non importava la grande scenografia per impressionare, potevano bastare 40 candele per creare atmosfera.
Diceva sempre che l'attore non deve essere il sicario del regista.
Leo dalla doppia vita, dalla divisione che l'alcol ha avuto nella sua vita (prima in eccedenza, poi in assenza) che continuava a distruggere in diverse maniere il prima e il dopo gli anni '80, che molti spettatori lo volevano massacrare mentre i giovani teatrali lo adoravano.
Leo, che se ne è andato per un coma irreversibile dopo un errore di anestesia avvenuto sette anni prima e che purtroppo molti della mia età non hanno avuto il piacere di vederlo in scena, di poter sentire la sua bravura.
L'incontro che c'è stato al Teatro Rasi per presentare La bellezza amara di Gianni Manzella in versione rieditata, forse avrà raccontato la sua biografia, il suo essere radicale però molto di più sono stati l'ammirazione negli occhi di chi parlava e il rammarico per la sua assenza a raccontare Leo de Berardinis









5 commenti:

  1. bravissimo, non lo conoscevo, ricordava la canzone di Petrolini

    RispondiElimina
  2. Io non ne avevo mai sentito parlare fino a pochi minuti fa', prima di leggere il tuo post...
    Concordo pero' sul fatto che un vero attore è colui che sa trasmettere emozioni senza essere contornato da scenografie imponenti...
    Anche se questo lo porta ad essere meno popolare tra il grande pubblico...

    RispondiElimina
  3. Mi fa piacere che ora lo conosciate :)

    RispondiElimina
  4. Io sto svolgendo una ricerca universiaria su di lui....

    RispondiElimina
  5. Allora ti faccio tanti in bocca al lupo o, visto che si tratta dell'ambito teatrale, merda, merda...

    RispondiElimina

Grazie per i commenti