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venerdì 19 marzo 2010

Lettera al Sindaco

Carissimi, ho intenzione di scrivere una lettera al sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, riguardo a Ravenna e all'arte, una cosa di cui ho ampliamente parlato, o meglio scritto, in post precedenti soprattutto alcune frasi. Spero che non vi sentiate esclusi come se questa cosa riguardasse solo me e chi abita a Ravenna. Se anche nella vostra città provate queste mie sensazioni, ditele pure. Sapete che mi piace mantenere aperto il dialogo.
Questo è il testo:


Egregio Sindaco,

sono una ragazza ravennate di quasi 27 anni e mi chiamo Elena. Se ho deciso di scriverLe è perché Le voglio esporre il mio personale e modesto parere riguardo a Ravenna e la sua candidatura a Capitale europea della Cultura nel 2019. Sono orgogliosa di questo evento e spero fortemente che ciò possa avverare però credo che si possa fare molto di più. Le voglio esporre la mia esperienza personale.
Voler fare pittura in una città che è nota per il mosaico non è molto edificante e neanche stimolante perché continuamente ti viene sbattuta in faccia l'idea di Ravenna, la città del mosaico. Eppure io sono ravennate di nascita e orgogliosa di esserlo. E' Ravenna che mi ha fatto nascere e visto crescere, è a Ravenna che ho potuto apprendere la Pittura e che mi ha visto partecipe di molti laboratori teatrali e successivamente autrice e interprete di un mio progetto teatrale che vedrà la luce nella rassegna Ravenna
viso-in-aria. Ma se nel teatro si sta smuovendo qualcosa, lo stesso non si può dire della pittura.
Come credo Lei sappia bene, l'Accademia di Belle Arti di Ravenna non dispone più della Pittura, spostata, ma neanche di Decorazione e Scultura. Tutto ciò mi è rimasto come smacco anche a livello affettivo non solo riguardo a me, ma anche nei riguardi di un mio parente che lì ha insegnato e ne è stato anche preside. Io ho avuto la fortuna di finire i miei anni in tranquillità e di laurearmi, ma perché non concedere questa possibilità anche adesso? Non tutti riescono a spostarsi facilmente e non so se io avrei potuto.
Allora mi chiedo, Ravenna vuole solo ospitare artisti illustri? Non li vuole far nascere e allevare come una madre premurosa? Ravenna non vuole avere degli artisti nati a Ravenna oppure che ci abitano, di cui essere orgogliosa? L'istruzione (e qui parlo anche dell'Istituto musicale "G.Verdi") non è un sacrosanto diritto?
Fino a una trentina di anni fa il teatro ravennate era qualcosa di completamente sconosciuto ed estraneo eppure è grazie a giovani di allora che volevano fortemente fare teatro nella loro città se adesso possiamo considerare il teatro ravennate come una curiosa anomalia che si estende e che ha riconoscimenti non solo in tutta Italia, ma anche in tutto il mondo.
Io non voglio rinnegare il passato musivo di Ravenna, ma non bisogna fare di Ravenna un "ghetto" anche perché un'ampia varietà culturale non può che fare solo del bene alla città e ai cittadini.
Inoltre non bisogna dimenticare l'influenza che Ravenna ha avuto nell'arte mondiale: Oscar Wilde ha composto una poesia quando era giovane un anno dopo la sua visita qui a Ravenna, Gabriele D'Annunzio ha scritto due poesie su Ravenna, uno dei racconti del
Decameron è ambientato nella pineta di Classe e Sandro Botticelli ha dipinto proprio questo racconto e Gustav Klimt ha iniziato a dipingere i suoi quadri dagli sfondi dorati proprio guardando i mosaici di Ravenna... E questi sono solo alcuni esempi di ciò che ha fatto Ravenna, ma ancora non basta. Ho sentito che la storia del passato della città non conta, ma ciò non è necessariamente un male perché la storia la possiamo ancora costruire e di certo non bisogna restare fossilizzati nel passato, ma evolverci.
Leggo sempre con interesse gli interventi di alcuni artisti sul giornale "Ravenna e dintorni" e se posso dire la mia, dico che Ravenna ha il compito di allevare artisti che non siano solo di Mosaico. Non sa quanti ragazzi si vogliono staccare da questo stereotipo, ma che come me si sentono ravennati e vogliono crescere anche per il bene di Ravenna, nel volerla riempire di nuove sfaccettature.
Purtroppo vedo ancora lontana una completa disponibilità di molti ravennati a voler assistere all'arte se spesso questa viene considerata come qualcosa di elitario, cosa che ovviamente non è. Spero che questa candidatura spinga sempre di più a coinvolgere i miei concittadini, a sentirsi parte e orgogliosi di una città d'arte come Ravenna.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio per la Sua Cortese Attenzione,

Elena Vignoli


Presto voglio esporre qui tutti i contributi (poesie, dipinti...) che Ravenna ha avuto nell'arte.

2 commenti:

  1. Cara Elena, sottoscrivo parola per parola quello che tu scrivi nella lettera al Sindaco di Ravenna. Come sai, abito vicino a Rimini, quindi non sono lontanissimo dalla tua città, però molte cose che vi erano successe le ignoravo completamente, tipo il fatto che non c'è più Pittura all'Accademia, ma solo Mosaico. E' una triste realtà e hai fatto bene a scrivere una lettera al Sindaco. Spero solo che non sarai l'unica a farlo, e che ci siano altri ragazzi di Ravenna ad avere il coraggio e l'interesse a farlo. La cosa peggiore, come puoi intuire, è l'indifferenza.

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  2. grazie infinite. ancora non sono riuscita a spedirla perché ancora non ho trovato il contatto, ma lo farò stanne certo, la sento come una mia responsabilità. sarei poi enormemtente felice se questa mia lettera ispirasse altri giovani nei confronti della loro città se si sentono ingiustamente poco considerati. naturalmente vi terrò aggiornati.

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Grazie per i commenti