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venerdì 29 gennaio 2010

Tu che custodisci un universo



di 花鈴 /ktbmy



Tu che custodisci un universo, ascolta ciò che non viene ascoltato. Soffermati ogni tanto a guardare il cielo e stupisciti perché tutto quello vedi, tutto quello che puoi immaginare è già dentro di te.
In te c'è un universo con le sue stelle, i suoi pianeti, i suoi satelliti, le sue galassie, il suo Sole.
In te c'è molto di più di quello che pensi svegliandoti la mattina e chiedendoti cosa ci fai.
Pensa a te stesso come un astronauta che esplora questo universo che si chiama esattamente come te.
Tu sei il più grande mistero che ci possa essere nella vita così come tu sei la più grande avventura che ci possa essere.
Tu sei molto più di un pezzo di carne che cammina.
Tu sei un terrestre e un alieno allo stesso tempo.



Aforismi universo:
- Ogni qualvolta che muore un uomo, è un universo intero a venir distrutto. Ce ne rendiamo conto identificandoci con quell'uomo (Karl Popper);
- Tutto l'universo cospira affinché chi lo desidera con tutto se stesso possa riuscire a realizzare i suoi sogni (Paulo Coelho);
- Quando incontriamo qualcuno e ci innamoriamo, abbiamo l'impressione che tutto l'universo sia d'accordo (Paulo Coelho);
- La storia dell'evoluzione insegna che l'universo non ha mai smesso di essere creativo o inventivo (Karl Popper);
- La nostra psiche è costituita in armonia con l'intero universo e ciò che accade nel macrocosmo accade ugualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell'anima (Carl Gustav Jung);
- L'anima è uno specchio di un universo indistruttibile (Gottfried Wilhelm Leibniz);
- Ogni anima è uno specchio vivente dell'universo (Gottfried Wilhelm Leibniz);
- L'uomo ha un universo dentro di sé (Bob Marley).


Tu sei.


P.S.: Con queste mie parole dell'inizio ho poi realizzato questo video



Aggiornato

5 commenti:

  1. "Tu sei".
    Solo due parole, che pure mi hanno colpita profondamente. Io sono, sì. Io che ho cercato per tanto tempo di essere qualcun altro, qualsiasi altro tranne che me e quindi, in definitiva, ho cercato di non essere.
    Eppure ciò che corre in tondo torna sempre, e quindi io torno da me stessa. Io devo provare ad essere. Io devo sentirmi.
    A volte provo a guardare l'univero: rovescio la testa verso l'alto e fisso la volta celeste e le stelle. Mi dà un senso di sicurezza. In confronto a tutta l'immensità che si estende sopra di me, anche se solo per un attimo, i miei problemi sembrano piccoli-piccoli...

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  2. Adesso che sai questo, sei pronta ad intraprendere la più grande scoperta che tu possa avere: tu.
    Credimi, vivere per scoprire, scoprire per vivere e alla fine non penserai più ai tuoi problemi, non come prima.

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  3. Un giorno, quando Rama e gli altri bambini dei mandriani stavano giocando, riferirono a sua madre che Krishna aveva inghiottito qualcosa di sporco. Yasoda prese il figlio per mano e lo sgridò per il suo bene. Vedendo dai suoi occhi che era impaurito gli disse: 'Ragazzaccio, perché hai mangiato dello sporco di nascosto? I tuoi amichetti e tuo fratello maggiore me l'hanno riferito'. Krishna rispose: 'Mamma, io non ho mangiato niente di tutto questo. Hanno mentito. Se pensi che abbiano detto la verità guardami in bocca tu stessa'. 'Se è così allora apri la bocca' disse quella al Signore Hari, il dio dall'indiscussa sovranità che per gioco aveva assunto l'aspetto di un bambino figlio dell'uomo, che spalancò la bocca.
    La buona donna allora vide nella sua bocca l'intero universo eterno, il cielo, le regioni celesti e il globo terrestre con le sue montagne, le isole e gli oceani. Vide il vento, il lampo, la luna e le stelle con lo zodiaco. Vide l'acqua, il fuoco, l'aria e lo spazio stesso. Vide il brancolare dei sensi, la mente, gli elementi e i tre fili intrecciati che costituiscono la natura primordiale. Vide all'interno del corpo di suo figlio, nella sua bocca spalancata, l'universo intero in tutta la sua varietà, con tutte le forme di vita e con il tempo, il modo proprio di essere, le azioni, le speranze, e il suo villaggio e lei stessa.
    Dal 'Bhagavatapurana'

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  4. Certo anch'io mi rifaccio al " tu sei " .Osservo le stelle ogni estate , non sarebbe giusto , ma le fredde notti invernali mi sarebbero micidiali , le osservo con un modesto ( mica tanto ) telescopio a lenti ( i più indicati sono quelli a specchio concavo di medi/grandi diametri ) . Quasi sempre concentrato a cercare , rilevare , mettere a fuoco l'oggetto celeste che desidero vedere , non mi fa pensare . Ogni tanto però , stanco l'occhio , mi siedo e me ne sto lì con il naso all'insù . Ed ad un tratto vengo avvolto da uno dei miei pensieri costanti ..ovvero ..l'infinito . In geometria analitica ed oltre viene indicato come un 8 orrizzontale , certe funzioni tendono ad esso , che non può essere definito se non da " due rette parallele s'incontrano all'infinito " ed altre .. . Un segno per la nostra " matematica " , un segno per indagare meglio il mistero . Abbiamo scoperto molte cose nel cosmo ( primevo Kaos ) . Abbiamo scoperto anche un cosmo nell'infinitamente piccolo , abbiamo scoperto un mondo contingente fatto d'una materia speculare che se ci tangesse .Oltre alla scienza attuale del mondo cosidetto civilizzato , vi sono molti dei credi ( uno dei quali oltre ad altre amenità che il buon Andrea ci propina ..senz'offesa ..) che come gli Atomisti presocratici immaginano e creano , ma anche questo fa parte dei ruoli nel gioco delle parti . Adesso veniamo al macrocosmo che risiede in noi che con disparati pseudopodi intellettivi o puramente sensitivi esplora ciò che lo circonda . Diverse antiche civiltà ce lo porgono bello e spiegato , altre solo lo ipotizzano , invece quella moderne lo studiano empiricamente e no .
    La medicina , la psicanalisi , la psichiatria , l'etologia ci stanno provando . Arrivando a cosa ? A nulla : il non sapere di noi continua ad esistere . Alla domanda " chi sei tu ? Darei come risposta : " non lo so , è da sempre che m'interrogo , ma nessuno mi ha risposto " ? Ma quale metodo hai usato per indagare ? La comparazione ? L'analisi di ciò che provi in diversissimi stati ? Leggendo cosa hanno scoperto ? Abbandonandoti ad una Fede ?..Si non con uno ma tutti insieme in un pastrocchio epistemologico . E non ti conosci , allora sei un povero di spirito ! Si ecco quello che ho compreso , che forse pur esendo una favilla di stella sono nulla , un niente . un povero di spirito ! Tutto tace intorno a me , non dentro di me e continuo ad ascoltarmi sperando .

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  5. Con quel "non lo so" io credo invece che ci sia così tanto da potersi esprimere proprio perché non lo leghi a un concetto specifico. Non sapendo cosa puoi essere, puoi essere tutto.
    Quello che poi intendo dire è che lo scoprire vivendo è sen'altro diverso, e più istruttivo, dallo scoprire leggendo, affidandosi poi a molti credi come dici che poi magari uno non ti soddisfa perché ciò che pensi va ben oltre a un solo credo.
    Ho potuto constatare che ciò che alcune volte intuivo era già stato scritto in molte cose, ma questo non è che mi ha fatto vantare chissà che, ma mi ha incuriosito molto: c'è forse un pensiero che accomuna, un luogo mistico dove potersi rifugiare e apprendere?

    Non lo so.

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