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giovedì 3 settembre 2009

Omaggio ad un grande Artista: Umberto Folli

ATTENZIONE: anche se è segnato per il 3 settembre, dovete far finta che è il 5. Per fare questo post ci ho messo del tempo perciò ho iniziato prima. C'è un motivo particolare perché desidero che facciate finta che sia oggi, 5 settembre. Buona lettura!

Forse molti di voi non conoscono Umberto Folli soprattutto chi non è romagnolo, ma posso ben capire. Perché Umberto aveva deciso di vivere nella sua terra di origine, la sua amata Massa Lombarda, provincia di Ravenna, allontanando qualsiasi prospettiva di fama assoluta. Ma attenzione: Umberto non era uno sprovveduto, anzi era uno che teneva alla Pittura come teneva alla sua terra d'origine. Forse per lui erano la stessa cosa.
C'è un motivo perché proprio oggi ho deciso di raccontarvi di lui, anzi due: oggi è il suo ventesimo anniversario di morte e Umberto Folli è un mio parente. Precisamente lui è mio prozio, fratello maggiore di mio nonno materno.

Quello che voglio raccontarvi è il mio Umberto Folli.





Quando lui è morto io avevo 6 anni e non l'ho potuto conoscere appieno anche perché non l'ho visto molte volte, ma mi ricordo di questo signore burbero, ma allo stesso tempo dolce. Mia madre mi diceva che lui voleva darmi 10.000 lire per un mio disegno, ma lei rifiutò.
L'appartamento dei miei nonni era tappezzato di sue stampe e prove d'autore ed io stavo da loro quasi tutta la giornata. Mi ricordo che stavo sul divano ad osservare per ore e ore questi quadri immaginandomi quali discussioni facevano tra di loro. Forse perché ero influenzata da tutte quelle storie nelle quali gli oggetti inanimati prendevano vita a mezzanotte. E io pensavo di cosa parlassero e di cosa si interessassero.
Quando mio nonno parlava sembrava che stesse tenendo un comizio elettorale (era stato un assessore comunale) e quasi nessuno poteva ascoltarlo senza sperare che finisca presto. Però quando parlava del suo fratellone si poteva sentire tutto l'affetto e l'ammirazione che provava per lui. Mi diceva dello stupore di quando lo osservava dipingere la sua prima tela. Glielo si poteva leggere chiaramente negli occhi. Mi faceva vedere dei suoi disegni, così dettagliati, anatomicamente perfetti e con orgoglio mi disse che un suo quadro è presente al MoMA di New York, ma ancora non ho capito quale.
Umberto è stato prima insegnante al Liceo Artistico ed infine insegnante e preside dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna. Così quando entrai in Accademia, dopo qualche mese dissi di chi ero parente. E così mi raccontarono che lui dipingeva anche quando teneva lezione. La trovai una cosa straordinaria, ma il mio insegnante mi rispose che era rischioso perché gli alunni potevano tendere a copiarlo. Come spesso può accadere nell'insegnamento ci sono i seguaci e così c'erano i follini. Ne sentivo di cose (manco fosse un orco!), a livello di una severità che poteva portare l'alunno all'esasperazione, ma Umberto non poteva accettare che i ragazzi non avessero rispetto verso la Pittura e non poteva sopportare la supponenza di alcuni ragazzi: era capace di farti fare per una giornata intera il disegno, a grandezza naturale, della stessa statua.
L'insegnamento per lui era una cosa sacra e disse che quando l'avrebbe lasciato, sarebbe morto. Purtroppo questa profezia s'è avverata e il 5 settembre 1989 morì d'infarto. Il 27 settembre avrebbe compiuto 70 anni.


Io so solo che avrei voluto conoscerlo meglio.


ALCUNI SUOI DIPINTI:


Natura morta con patate, s.d.


La fornace di Medicina, 1955


Il ponte sulla Baiona, 1956


Ritratto della madre, 1957


Airone morto, s.d.


Burattini, 1963

 Mio padre, 1965


Natura morta con barbagianni (omaggio a Kirchner), 1969

FONTE: Catalogo della mostra Umberto Folli, Dipinti dal 1940 al 1989, tenutasi il 28 febbraio 1989
Sotto particolare della foto fatta all'inaugurazione con me e mio nonno:



I miei nonni Cesare e Vilma e Umberto:


Lo so che è sfocata, ma io ho voluto lasciarla così perché così come Umberto anche i miei nonni materni non sono più di questo mondo.

P.S.: Precisamente lui non è mio parente di sangue, ma questo non m'interessa: mi sento a tutti i diritti sua pronipote, sono orgogliosa di averlo come prozio e sento comunque d'aver ereditato da lui, da ciò che lui è stato.

5 commenti:

  1. Ciao, grazie per essere venuta a visitare il mio blog, e grazie per il commento sulla nostra amatissima Tina. Ti assicuro che averla in casa è una gioia, non capirò mai chi abbandona un animale, meno ancora chi abbandona un animale che è stato loro amico! E bada che non sono un'animalista sfegatata, ma cercando un cucciolo ho visto tanti abbandoni!
    Bello il tuo blog, adoro l'arte e complimenti per far conoscere questo bravo artista.

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  2. Grazie a te per esser voluta venire, qui sarai sempre la benvenuta.Posso immaginare quanti cani abbandonati avrai visto.
    Credo che se lo merita visto che oggi è anche il suo ventesimo anniversario di morte.

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  3. Complimenti! Gran bell'omaggio a questo pittore che, purtroppo, come ti avevo già detto, non ho avuto il piacere di avere come insegnante al Liceo (forse lui già insegnava all'Accademia, a quel tempo). Bè, visto che, come sai, sono un curiosone, anche a me piacerebbe sapere qual'è il suo quadro esposto al MoMA...che onore e soddisfazione dev'essere stata per lui! Chissà che anche tu, un giorno, non riesca ad avere un tuo quadro esposto in un museo importante...non si sa mai, tutto può accadere, ed io te lo auguro tantissimo!
    Andrea

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  4. Grazie mille per l'augurio. Lo spero.
    Sono andata sul sito del MoMA, ma non l'ho trovato nella collezione. Forse è stato esposto per una mostra. Non so.
    Ciao!

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  5. Sono stata una alllieva di Umberto Folli durante i quattro anni del Liceo Artistico. Lo adoravo, e lo temevo allo stesso tempo. Un mio compagno di classe bravissimo e` stato Bolognesi.Cerco da tempo di comprare un quadro di Folli. Mi puoi aiutare?
    Cinzia
    cinziadragoni@hotmail.com

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Grazie per i commenti